Subisce un sinistro a causa della caduta sulla propria autovettura di un palo della pubblica illuminazione, e fa causa al Comune.
È la storia di un nostro concittadino che ha deciso di battere cassa per 1.200 euro a Palazzo Gentile (più interessi e altre spese varie), che però ha deciso di resistere in giudizio.
Tutto ha inizio il 29 ottobre scorso, giornata contrassegnata da fortissime raffiche di vento su tutta la Penisola, e anche nella nostra città. Succede, allora, che in via Spinelli e in piazza Aurelio Marena siano caduti al suolo due grossi pali della luce. Per fortuna, non ci sono stati feriti, ma nel primo caso, nella traversa di via Traetta, il lampione ha colpito e seriamente due autovetture lì parcheggiate. Una Fiat 500 bianca e una Opel Corsa grigia (clicca qui per leggere articolo https://bit.ly/2SrPhil).
A distanza di qualche mese, il 16 febbraio, il proprietario di una delle macchine danneggiate porta il Comune dinanzi al Giudice di pace “per sentirlo condannare al risarcimento dei danni subiti a seguito del sinistro, a suo dire, a causa della caduta, sulla propria autovettura, di un palo della pubblica illuminazione situato in via Spinelli in prossimità del civico n. 16 e quantificati in € 1.200,00, oltre interessi, svalutazione, spese e competenze di giudizio”.
Da corso Vittorio Emanuele, però, hanno deciso di non stare a guardare e, con una apposita delibera di Giunta, di opporsi “non essendo provato il rapporto sostanziale dedotto in citazione ed essendo la quantificazione avversa fondata su documentazione formata fuori dal contradditorio”.
A difendere l’Ente sarà Luigi Sorgente.