Il Sedile di Sant’Anna, chiesa patronale della famiglia Rogadeo che è così chiamata perché lì vi si riunivano i nobili dal 1551, sarà un piccolo museo in occasione della Settimana Santa.
Dal 16 al 25 marzo, infatti, sarà possibile ripercorrere il racconto di momenti che ricostruiscono la nostra storia e descrivono quella che è la nostra identità.
I volontari del Servizio Civile Nazionale del progetto “Ripartiamo dal Centro”, impiegati dal Comune di Bitonto, hanno creato e presentato, ieri, un percorso espositivo composto da tre sezioni: il ciclo di scatti in bianco e nero intitolato “Procedamus” e curato da Nicola Bastiani; le sculture del ‘700-‘800 della Chiesa di San Domenico insieme ad opere di collezioni private; i paramenti sacri del Museo Diocesano “Aurelio Marena” commissionati tra il ‘700 e il ‘900 da vescovi locali. “Tu che passi per la via” è il filo rosso che unisce parte del nostro patrimonio demo-etno-antropologico, che «va valorizzato –hanno puntualizzato Rocco Rino Mangini, assessore al marketing territoriale, e il vicesindaco Rosa Calò– perché costituisce quella che è la nostra identità. Dovete far in modo di eliminare gli appellativi negativi che vengono associati a Bitonto perché è una città bella, ricca di cultura e con tradizioni apprezzate in ogni dove».
La mostra prende il nome da un versetto del noto canto popolare dedicato alla Vergine Desolata, composto nel 1910 dal canonico della Cattedrale di Bitonto, Daniele Cepollaro, su testo del vescovo Berardi. «Il “Tu” è rivolto a Maria, ma –ha aggiunto il dott. Antonio Sicolo, un volontario del Servizio Civile Nazionale-, seguendo la logica del marketing, può essere anche usato per indicare un turista/visitatore. “Passi per la via”, quindi, può alludere al passeggiare come osservatore più o meno attento per catturare gli aspetti più nascosti della Settimana Santa».
L’idea di tenere la mostra presso il Sedile di Sant’Anna va a convogliare nell’azione di rivalutare una struttura molto importante bitontina, che è tornata alla luce grazie al progetto Sac (Servizi Ambientali Culturali) Nord Barese, finanziato proprio per azioni come questa dalla Regione nell’ambito del P.O. Fesr Puglia 2007-2013 (Asse IV).
«Quando andiamo nelle fiere per mostrare le nostre tradizioni legate alla Pasqua e Quaresima –concorda con l’idea di valorizzare il nostro patrimonio anche Gaetano Armenio, coordinatore del progetto Settimana Santa in Puglia-, è bello notare quanto possano essere apprezzate. Il nostro è un valore aggiunto e il mio invito, perciò, è quello di partecipare attivamente a questi eventi emozionali».Quello che stiamo per vivere, inoltre, è «il risultato di una lunga azione evangelizzatrice –ha affermato Francesco Di Palo, storico dell’arte– operata dagli ordini religiosi che hanno incanalato il cattolicesimo fuori da pratiche magiche e rappresentazioni fuorvianti. Tuttavia, un po’ dell’antico teatro sacro riemerge nei simulacri, rappresentati quasi fossero vivi, delle processioni dei Misteri».
La mostra sarà visitabile tutte le mattine dalle 10 alle 13 e tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20, con eccezioni il venerdì (18-21) e sabato (18-22). Le visite saranno guidate dai volontari del Servizio Civile Nazionale, a cui «va un plauso –per Mariella Caponio, operatore locale del progetto in cui sono inseriti– per la dedizione, passione e professionalità con cui hanno messo su qualcosa di eccezionale».