Sono sette le richieste di costituzione di parte civile sui presunti fatti illeciti alla discarica di Trani, che rendono protagonisti 23 persone di cui due tecnici di laboratorio bitontini.
A fare domanda sono: il Ministero dell’Ambiente, il Comune di Trani, Amiu (incolpato come persona giuridica), Legambiente, il comitato Pugliese di Legambiente, il Comitato Trani Bene Comune, Michele Zecchillo, che è tuttavia imputato nel procedimento.
Il Ministro dell’Ambiente chiede l’autorizzazione a citare come responsabili civili Amiu e la società Marco Polo Engineering. Ma il gup – data l’assenza del pubblico ministero titolare del fascicolo d’inchiesta, il bitontino Michele Ruggiero – ha rinviato l’udienza al 31 ottobre.
Per il pm considererebbe in “un disastro ambientale di potenza espansiva” con “l’incombente e concreto rischio di esplosione della discarica”, come riportato su La Gazzetta del Mezzogiorno.
Tra i 23 imputati compaiono due bitontini, accusati di aver rilevato tardivamente «una forte impennata delle concentrazioni di metalli pesanti rispetto ai valori medi registrati precedentemente».