Nell’ultimo consiglio comunale l’edilizia scolastica è stato uno dei
temi affrontati, nell’ambito della discussione sul Bilancio di Previsione. E,
tra le tante osservazioni avanzate, Franco Natilla (Pd) ha proposto di
riprendere l’idea della costruzione della nuova scuola “Anna De Renzio”, che da anni è
presente nella cronaca politica bitontina. L’immobile privato che attualmente
ospita il cosiddetto “Quarto Gruppo” è inadeguato ad ospitare una scuola e
perciò, in passato, si è pensato di
trasferirne le funzioni in un nuovo edificio, da costruire in una grande area
compresa tra Via Ammiraglio Vacca e Via Traiana. Ma tutto è rimasto nelle
intenzioni ed è tuttora in atto un contenzioso tra Comune e ditta affidataria
dei lavori.
Il consigliere del Pd ha recentemente informato la direzione regionale
dell’Agenzia del Demanio del rinnovo contrattuale, da parte del Comune, per
l’importo annuo di 40 mila euro. Rinnovo che sarebbe avvenuto senza che sia
stata informata la suddetta Agenzia, che dunque vuol vederci chiaro.“A tal proposito preme segnalare che, nell’ambito delle misure volte al
contenimento della spesa, è stato introdotta – osserva l’Agenzia con una nota
informativa – la previsione, di cui all’articolo 1, comma 388, della Legge
147/2013 (Legge di stabilità 2014) che disciplina i rinnovi di contratti
stipulati dalle amministrazioni pubbliche […]. La norma prevede che l’Agenzia
del Demanio, nell’ambito della propria competenza di monitoraggio, autorizzi,
mediante il rilascio di un nulla osta, il rinnovo dei contratti di locazione,
nel rispetto dell’applicazione dei prezzi medi di mercato, soltanto a
condizione che non sussistano immobili demaniali disponibili, prevedendo che i
contratti stipulati in violazione di tale previsione siano nulli”.“La norma ha quindi lo scopo di assicurare una preferenza in favore degli
immobili di proprietà statale nella selezione dei beni da assumere in locazione”
continua il documento, nel quale si chiede di “notiziare la scrivente rispetto
a quanto segnalato dal consigliere comunale, al fine di porre in essere le
attività consequenziali di rispettiva competenza”.
Il demanio, quindi, chiede al Comune di presentare, per i prossimi
eventuali contratti in scadenza o nuove locazioni, una formale istanza alla
direzione regionale: “Accertata l’esistenza di beni di proprietà statale, sarà
comunque segnalata l’eventuale disponibilità di immobili di proprietà a
soggetti pubblici, […], allo scopo di facilitare la selezione dei beni da
assumere in locazione. Verificata quindi l’assenza di beni, la scrivente
rilascerà la necessaria autorizzazione alla sottoscrizione del relativo atto,
salvo che non venga riscontrata una difformità del canone rispetto ai prezzi
medi di mercato”.