Lo scheletro che vi riportiamo in foto è
diventato famoso sul web negli scorsi giorni dopo le foto degli scavi su via
Matteotti per i lavori dell’Acquedotto Pugliese.
In realtà nella zona di via Matteotti dove
si stanno svolgendo i lavori è stato ritrovato un vecchio selciato che correva lungo le mura medioevali della città di nessuna importanza storica, tanto
che i lavori stanno proseguendo regolarmente.
I resti ossei in foto, invece, sono stati
ritrovati in via Imbriani (zona Cimitero) e, quindi, in piena zona
archeologica.
«Pare – ci comunica uno studioso – che lo scheletro sia databile intorno al
1700. In quei tempi in Puglia si diffuse la paura che i morti potessero tornare
in vita e alla morte di queste persone (spesso malati di tubercolosi con
eruzioni cutanee, soprattutto nelle gengive che causavano la fuoriuscita del
sangue dalla cavità orale e quindi paragonabili a vampiri) ponevano sopra il volto
o sopra il torace un masso per evitare che questi tornassero in vita».
«Anche
questo presenta un masso sul volto, ma queste sono solo ipotesi», conclude.