«Io sono consequenziale. L’8 agosto scorso avevo fissato, come termine ultimo per la ricapitalizzazione del capitale sociale della Sanb, da parte dei cinque comuni dell’Aro, il 30 settembre. Quindi, essendo scaduto il termine, procederò con la liquidazione, essendo quello il mio incarico. È chiaro che, se dovessero giungermi in tempo utile le decisioni favorevoli di Molfetta e Corato, mi adeguerò».
Commenta così Roberto Toscano, liquidatore della Sanb, agli ultimi sviluppi della pluriennale vicenda che non sembra voler volgere al termine. Molfetta ha fatto slittare ulteriormente la decisione, nonostante quello del 30 settembre fosse l’ultimo giorno utile.
Certo, qualche margine esiste ancora, come chiarisce Toscano, ma si tratta di pochi giorni ormai, anche perché ha sempre detto di voler fare in modo che, in caso di esito positivo, la Sanb cominciasse ad operare entro l’anno in corso: «Non vorrei che si verifichi una situazione di operazione riuscita, ma con il paziente ormai deceduto».
«Siamo ai tempi supplementari, ai minuti di recupero» continua usando una metafora calcistica.
Il liquidatore mostra comprensione verso il comune di Corato, dove il commissario si è insediato da due settimane appena e quindi «deve avere il tempo di leggere le carte».
«Ma ho tempi da rispettare e procederò» conclude, sperando comunque in un esito positivo.