La data è di quelle che fa riflettere: 9 giugno, due giorni prima delle elezioni amministrative, e il dì di chiusura della campagna elettorale.
Gli argomenti per nulla di secondo piano, perché c’è la modifica allo statuto della Società ambientale nord barese (S.A.N.B); la riqualificazione delle periferie attraverso il disco verde all’accordo tra Bitonto e la Città metropolitana; il rendiconto di gestione dell’anno 2016.
L’ultimo consiglio comunale dell’amministrazione Abbaticchio (unica convocazione, ore 8.30), prevede in sostanza un ordine del giorno di sei punti e non passerà certamente inosservato.
Sui social, nel frattempo, si è scatenata la bagarre. Ad accenderla è stato il capogruppo socialista Francesco Mundo, che su Facebook non le ha mandate a dire. “È un fatto senza precedenti e vergognosamente immorale. Questa è la dimostrazione dell’ ipocrisia che ha caratterizzato questa consigliatura.
Potranno dire che hanno fatto il loro dovere fino all’ultimo giorno, ma in realtà non è proprio così. Non lo è per niente!
Il Bilancio consuntivo dell’anno precedente, si è sempre approvato prima di quello preventivo per l’annualita in corso.
Il consuntivo 2016 bisognava discuterlo prima del bilancio di previsione 2017, come non mancammo di denunciare nella seduta del 28 aprile. Come mai questo capovolgimento?
Questo coup de theatre??
Quali mirabolanti sorprese tirerà fuori dal cilindro l’impareggiabile illusionista?
Gli sarà concesso di fare ulteriori spot elettoral-propagandistici spacciandoli per atti istituzionali.
Sotto l’aspetto meramente tecnico non vi è una norma che vieti al Consiglio di riunirsi nella settimana che precede le elezioni, ma sotto l’aspetto amministrativo, prima ancora che politico, questa convocazione è di una gravità assoluta perché sarà una seduta che si svolgerà in un clima di contesa, non sereno e ben difficilmente potrà produrre atti scevri da opportunismo di parte; perché trova così conferma la diffida pervenuta dal Prefetto e celata alla stampa; perché tutte le componenti rappresentative, siano esse presenti o non presenti in Consiglio, sono impegnate nella campagna elettorale e difficilmente come esponenti si riesce a trovare il tempo per conciliare impegni di lavoro, impegno politico, elettorale, ecc., a differenza di chi, contrariamente a quanto detto ai quattro venti nel 2012, ha trasformato un mandato rappresentativo (sindaco e assessore/i) in una attività lavorativa.
È, di fatto, un colpo basso alla città perpetrato in danno al suo massimo organo di rappresentanza, attraverso lo stravolgimento della prassi istituzionale, il voler calpestare regole non scritte ma da sempre osservate in tempi di democrazia da qualsiasi forza politica, sia civica che partitica.
È evidente che c’è chi pensa di potersi permettere tutto e il contrario di tutto in spregio persino al buonsenso!
Abbaticchio e i suoi pensano di potersi accaparrare i voti degli indecisi un po’ come fanno i commercianti con i saldi di fine stagione, con il lancio di offerte d’acquisto last minute. Noi ci rimettiamo al giudizio ragionato degli elettori. Sapranno loro scegliere a chi affidare il futuro della città, al di la delle vaghe e ridondanti promesse e dei colpi di teatro”.