I giudici contabili bitontini prima. Poi, adesso, anche la Corte dei conti pugliese.
Uniti per dire un secco “no” alla Sanb. Soprattutto a questa Sanb.
Mai partita, inutilmente ricapitalizzata, dichiarata da quasi un anno in liquidazione, ha chiuso gli ultimi due bilanci in perdita.
Il sindaco Michele Abbaticchio, però, non arretra di un millimetro e continua a crederci.
“No al salvataggio a tutti i costi”. A maggio, la magistratura contabile del tacco d’Italia, analizzando il Rendiconto di gestione del bilancio 2016 del Comune, mettendo in risalto le non poche anomalie presenti (clicca qui per leggere articolo https://bit.ly/2m4yiDJ), ha passato in rassegna anche la questione Società ambientale Nord barese, che già da tempo sarebbe dovuto diventare il soggetto unico per la raccolta dei rifiuti nella città dell’olio e del sollievo, ma anche a Ruvo, Corato, Terlizzi e Molfetta.
Lasciando un’opinione netta e precisa. “In presenza di una decisione di ricapitalizzazione mediante investimento di nuove risorse pubbliche in società in perdita strutturale – si legge – è onere dell’ente locale giustificare la sussistenza di una utilità che possa ascriversi a un interesse pubblico specifico e concreto, cioè di una utilità compensativa del sacrificio ulteriore richiesto agli enti pubblici soci”.
Nessuno, quindi, obbliga i cinque Comuni (e Bitonto in modo particolare) a ricapitalizzare senza se e senza ma, anche perché “il rifinanziamento – è ancora scritto – è ammesso solo nella prospettiva della prosecuzione dell’attività sociale, in coerenza con un programma industriale o un business plan di medio e lungo periodo”.
“Il Comune dismetta la partecipazione alla S.A.N.B”. A giugno, invece, è il collegio dei revisori dei conti a esprimersi sulla questione. L’occasione è fornita è fornita dal parere positivo su un altro rendiconto, questa volta del Bilancio 2017 (clicca qui https://bit.ly/2HME2KK).
Anche qui, non c’è spazio alla libera interpretazione: “relativamente alla gestione delle partecipate – si legge – l’Organo di revisione non può non rilevare come le partecipazione abbiano ragione di esistere soltanto se producono economie e non diseconomie. Dinanzi alla volontà dell’amministrazione di procedere alla revoca della procedura di liquidazione con conseguente ricapitalizzazione, il Collegio ritiene che in assenza totale di un Piano completo di risanamento completato da Piano industriale, non ricorrono gli estremi per ricorrere in tal senso.
Ergo, dunque, “si ripropone la tempestiva dismissione senza indugio della partecipazione dell’Ente dalla S.a.n.b Spa”.
“Il Comune sta valutando proprio l’interesse pubblico”. La risposta del sindaco Michele Abbaticchio non si è fatta attendere, ed è arrivata circa un mese fa in Consiglio comunale con una lettera d’intenti (qui articolo https://bit.ly/2ynSABd).
Palazzo Gentile si sta muovendo proprio esclusivamente in base alla sussistenza o meno dell’interesse pubblico nel ricapitalizzare la Sanb.
L’intenzione è quella di farlo – altrimenti si perderebbero finanziamenti preziosi, e perché proprio il Comune avrebbe notevoli vantaggi dalla sua partenza – ma soltanto dinanzi a una partenza immediata della società.