La
questione Sanb è tornata in questi giorni ad arroventare la politica bitontina. In
particolare dopo quanto emerso sui debiti della Servizi Ambientali per il Nord
Barese, accumulati per pagare i revisori dei conti, nonostante la sua gestione
del servizio rifiuti non sia mai partita. Un buco che ammonta a ben 48mila euro,
oltre un terzo, al di sotto della quota di capitale sociale legale.
La
società, ricordiamo, dovrebbe garantire il servizio di trasporto e smaltimento tra i comuni
di Bitonto, Molfetta, Giovinazzo, Ruvo e Corato, prendendo il posto della
bitontina Asv. Ma, anche a causa del caos normativo nazionale e regionale, da
ben tre anni si attende ancora l’inizio dell’attività, mentre l’Asv, il cui personale confluirà nella nuova società, gestisce ancora la raccolta dei rifiuti.
Ad ottobre inoltre si è dimesso il consiglio di amministrazione della Sanb, per difficoltà di gestione, come ha riportato la settimana scorsa la Gazzetta del Mezzogiorno.
Della
vicenda si è discusso nell’ultimo consiglio comunale, in cui come abbiamo
già accennato l’opposizione ha incalzato il sindaco Michele Abbaticchio sulle
variazioni di bilancio previste per la ricapitalizzazione della società, per
far sì che il suo capitale sociale ritorni alla sua soglia legale. Una somma
pari a 22mila euro stanziata appositamente dall’assessore al bilancio Michele Daucelli per far fronte alle spese sostenute
per i revisori dei conti e per gli studi necessari alla partenza del servizio
Sanb.
«Le
alternative sono tre – spiega il segretario generale Salvatore Bonasia –Ricapitalizzazione, trasformazione in srl o scioglimento».
Quindi
lo scontro in aula, tra la maggioranza intenta a destinare questo capitolo di spesa del bilancio
comunale per ricapitalizzare la Sanb, e la
minoranza che accusa la giunta Abbaticchio di inerzia e inefficienza nel
gestire la vicenda chiedendo, tramite Francesco Paolo Ricci (Pd) e Franco Mundo(Psi), di poter visionare le carte dei revisori dei conti e di sapere nomi e
cognomi dei responsabili.
Alle
polemiche ha fatto coro anche il centrodestra che, in un comunicato scritto da Forza Italia, accusa l’amministrazione di sperperare soldi pubblici e parla di «cronaca
di una morte annunciata e risultato inequivocabile di una gestione incapace
della cosa pubblica».
Polemiche
«esagerate» a cui il sindaco Abbaticchio risponde ricordando che la scelta dell’Aro
di affidare alla Sanb il servizio ha ricevuto premialità dalla Regione, che
superano notevolmente i 22mila e che, dopo sollecitazioni del
comune di Bitonto, il presidente dell’Aro ha stabilito la convocazione dell’assemblea
per approvare l’avviso pubblico e nominare un nuovo organo di amministrazione della società.
Dunque,
secondo quanto annunciato dal primo cittadino a dicembre si nominerà l’organo
amministrativo che permetterà di partire a febbraio, come annuncia in consiglio
l’assessore all’ambiente Domenico Incantalupo che, sulla stessa lunghezza d’onda, giudica positivamente
le dimissioni del cda: «Ci troviamo così a dicembre a saper cosa fare. Abbiamo
già chiesto i verbali dei revisori dei conti per capire cosa sia successo».
«Qualche
ritardo si poteva evitare, ma siamo sempre più convinti che sia questa la
strada giusta» spiega Incantalupo a chi, dall’opposizione parla di ritorno dell’Asv
a società a capitale interamente pubblico, che continui a gestire il servizio.
Come finirà dunque l’infinita vicenda della Sanb? Attendiamo gli sviluppi dei prossimi mesi, nella speranza che si arrivi finalmente ad una soluzione