Rifiuti,
rifiuti, rifiuti, e ancora rifiuti.
Nonostante
la buona volontà dell’amministrazione comunale e l’impegno delle
associazioni nel ripulire il nostro territorio dall’immondizia, la
parola d’ordine, purtroppo, sembra essere ancora la stessa: rifiuti.
E
le foto suonano come una sentenza. L’ennesimo atto di vergogna e di scempio è sulla Poligonale (via Pierpaolo Pasolini), non lontano
dalla rotatoria che immette sulla Sp 156 (Bitonto – Aeroporto), e a
due passi da via delle Fornaci, la strada che costeggia via Santo
Spirito.
Anche
qui, poltrone abbandonate, mobili rotti messi in bella mostra, pneumatici, e zozzerie varie.
Tutta
roba abbandonata in spregio a qualsiasi regola o norma igienica, di buon senso o di civiltà. Mettiamola così: se ci fosse una
classifica per la quantità di rifiuti abbandonati per le strade, i
bitontini sarebbero ai primi posti come produttori di immondizia. Che
tristezza.
Eppure,
non ci vorrebbe molto per evitare questa vergogna. I modi e i luoghi
per smaltire i rifiuti ingombranti ci sono, eccome se ci sono. Per credere, basta fare una semplice chiamata all’Azienda servizi vari
(800 037 067), oppure andare sul sito internet, dove c’è scritto che
«i rifiuti ingombranti (costituiti da mobili, materassi
elettrodomestici) devono essere consegnati con un limite massimo di
tre pezzi per utente per ciascun ritiro, al gestore del servizio
esclusivamente su prenotazione telefonica. Il ritiro avviene
gratuitamente, esclusivamente presso il domicilio del conferente, che
dovrà trasportare al piano strada il rifiuto nella fascia oraria e
nel giorno concordato col gestore del servizio. In alternativa è
possibile trasportare e conferire rifiuti ingombranti presso l’Isola
ecologica allestita dal gestore, esclusivamente nei giorni e negli
orari dallo stesso stabiliti e comunicati all’utenza con i mezzi
più opportuni».
Non
è difficile, quindi. La realtà è che i bitontini hanno perso
l’amore per la città. E non sappiamo se lo recupereranno.