Per migliorare la gestione delle entrate tributarie il Comune dovrebbe strutturare un Ufficio Tributi che, anche mediante l’ausilio di opportune strumentazioni informatiche e in autonomia assoluta, possa ricondurre al pareggio le spese correnti (Titolo 1, ovvero i costi legati alla gestione quotidiana dell’ente e all’erogazione dei servizi comunali) con le sole entrate correnti (Titoli 1,2,3: entrate tributarie, entrate derivanti da trasferimenti da altri enti pubblici, entrate extra-tributarie). Lo si legge nella “Relazione dell’organo di revisione” circa la proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione 2016, di cui si discuterà nella giornata di domani in consiglio comunale. Il documento è stato firmato dal presidente dell’organo, Matteo Frattarulo, e dai due componenti Ciro Iannacone e Patrizio Resta.
Il pareggio fra spese correnti ed entrate correnti a cui deve lavorare l’Ufficio Tributi, come invocato nella relazione, può realizzarsi, suggeriscono i revisori, attraverso un «più puntuale accertamento e riscossione dei tributi a regime e di quelli derivanti dal recupero di evasione tributaria». In merito all’attività di controllo delle dichiarazioni e dei versamenti, l’organo di revisione auspica che «nei rendiconti degli esercizi futuri sia conseguito un risultato più soddisfacente, facendo così rilevare che l’Ufficio abbia conseguito dati e nuovi modus operandi più calibrati alle potenzialità dell’Ente». Il Collegio, infatti, «non può non rilevare come le difficoltà generate dal caso “Cerin spa” abbiano avuto un impatto non indifferente sulla gestione delle entrate dell’Ente».
Per quanto attiene invece le Società Partecipate, le partecipazioni devono avere ragione di esistere solamente se non producono squilibri finanziari per l’Ente. Di conseguenza, il Collegio invita «l’Amministrazione a monitorare la gestione delle proprie partecipazioni, finalizzandone l’analisi allo stesso mantenimento» per scongiurare un possibile danno alle finanze del comune.
Fra le proposte, la relazione suggerisce inoltre di «vincolare l’avanzo di amministrazione disponibile per calmierare gli effetti delle implicazioni negative derivanti dal disequilibrio di parte corrente, per accantonare quanto necessario a fronteggiare potenziali passività derivanti da contenzioso, ripianamenti patrimoniali ed eventuali ulteriori debiti fuori bilancio».
I revisori, scandagliando i dati e raffrontandoli con gli anni precedenti, hanno rilevato un «un consistente peggioramento del saldo tra accertamenti ed impegni di competenza. Sebbene – proseguono – alla determinazione del disavanzo di competenza abbia concorso in modo pesante la difficile gestione delle entrate tributarie e le conseguenti implicazioni sul FPV (Fondo Pluriennale Vincolato, ndr), l’Amministrazione dovrà comunque agire con risolutezza nella direzione del perseguimento dell’equilibrio economico d’esercizio in quanto, a copertura del disavanzo di competenza, è intervenuto il saldo positivo della gestione residui, evento estemporaneo e non continuativo».
Il Collegio, alla luce di quanto analizzato, ha comunque dato parere favorevole per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2016. Un documento su cui si sono levate alcune voci polemiche per i ritardi nella sua approvazione. Tanto che in una nota dello scorso 23 agosto il prefetto di Bari Marilisa Magno ha ricordato all’amministrazione di approvare il Rendiconto di Gestione del 2016, parte relativa al conto economico ed allo stato patrimoniale, per non incorrere nelle sanzioni previste, dato che il termine stabilito dalla legge è scaduto il 31 luglio scorso.
Ogni Comune è infatti obbligato per legge ad approvare un bilancio di previsione e un bilancio consuntivo. Il primo è un documento programmatico attraverso cui un comune autorizza le spese che i singoli assessorati potranno sostenere nel corso dell’esercizio e ne garantisce un’adeguata copertura finanziaria attraverso la programmazione delle entrate. Relativamente al nostro Comune, il bilancio di previsione triennale è stato approvato il 28 aprile scorso. Il secondo invece, è il documento che rendiconta ai cittadini e al Consiglio comunale come sono state impiegate le risorse comunali nel corso dell’anno e quali entrate sono state effettivamente incassate. È di questo che si discuterà domani e su cui verte la relazione del collegio dei revisori.