«A che punto è la raccolta differenziata a Bitonto? Quando arriverà il momento in cui non vedremo più quei maleodoranti cassonetti, che sono di uno squallore unico, a causa dell’inciviltà di molti bitontini? Quando Bitonto potrà risplendere di luce propria, su una questione come quella della pulizia, che, oggi, è carente?».
Sono le domande che la consigliera di opposizione Carmela Rossiello (Forza Italia) ha sollevato durante l’ultima seduta del consiglio comunale, approfittando della discussione sulla Tari e cogliendo la palla al balzo per chiedere della raccolta porta a porta, attiva solo nel centro storico e nelle frazioni, ma attesa da anni nel resto del territorio cittadino.
«Il porta a porta deve necessariamente partire nel 2021, avendo già destinato le quote per raggiungere quell’obiettivo. È un necessario passaggio di civiltà. Ci stiamo arrivando. In ritardo, ma ci stiamo arrivando» è stata la risposta dell’assessore al Bilancio Domenico Nacci che, tuttavia, ha lasciato la parola al segretario generale Salvatore Bonasia e alla dottoressa Sofia De Astis, responsabile dell’Ufficio Ambiente e Gestione Integrata dei Rifiuti.
«La Sanb sta procedendo con le attività propedeutiche, come le gare per l’approvvigionamento di attrezzature come i mastelli e altro. Dovremo tornare in consiglio comunale per approvare il contratto di servizio, dato che, ad oggi, la Sanb agisce con quello che era in essere con l’Asv» è stata la risposta del primo. Mentre De Astis ha aggiunto che «dovremmo riuscire a partire a novembre».
«Ci sono state un paio di criticità che hanno portato ad un lieve slittamento» ha continuato la responsabile dell’ufficio: «La prima è stata causata dalla difficoltà, da parte della Sanb, di acquisire la banca dati dell’Ufficio Tributi, relativa alle utenze. Difficoltà legati ad aspetti di natura burocratica e amministrativa, legati alla normativa sulla privacy. Altra criticità è stata causata dalla difficoltà di realizzare i centri di raccolta comunali. Quello di Bitonto ad ottobre dovrebbe essere pronto. Gli ostacoli maggiori ci sono stati per quello di Mariotto. Ma stiamo andando avanti».
«Ci risentiamo a novembre» è stata, dunque, la risposta di Rossiello.