Cosa vuole fare la Regione Puglia per vigilare sugli sviluppi della vicenda Transcom? E come intende muoversi per assicurare l’assorbimento di tutti i circa 800 dipendenti dello stabilimento modugnese al nuovo committente?
Sono i quesiti che il consigliere regionale Domenico Damascelli ha chiesto, in una interrogazione scritta depositata ieri, agli assessori regionali al Lavoro (Sebastiano Leo) e Sviluppo economico (Cosimo Borraccino), e con la quale in pratica, torna, implicitamente, a riaccendere la luce su una questione che sarà calda tra qualche settimana.
La storia l’abbiamo spiegata circa un mese fa (clicca qui per articolo https://bit.ly/2K1AqZU), e ha avuto gli ultimi due sviluppi a luglio. Il 2 luglio, quando il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso della Transcom, che da oltre un decennio detiene la commessa INPS-Equitalia, presentato nei confronti della Rete temporanea d’impresa Comdata-Network, vincitrice della gara indetta due anni fa. Il 25 luglio, allorché c’è stato il primo incontro tra i futuri committenti, Inps e i sindacati per iniziare a capire quale sorte capiterà alle maestranze, sia quelle a tempo indeterminato, a quelle a tempo determinato, ai dipendenti aziendali e ai somministrati – la stragrande maggioranza – sia con più di sei mesi sia con meno.
E da settembre, quando si metterà la firma nero su bianco sull’effettivo passaggio di consegne (il giorno fatidico dovrebbe essere lunedì prossimo, da cui poi devono passare 90 giorni per il trasferimento complessivo), si capirà qualcosa in più. Anche le effettive volontà del nuovo gestore, che però ha già rassicurato in tal senso.