Dopo la protesta dei cittadini di venerdì sera a Palazzo Gentile, la polemica è scoppiata tra le parti politiche
in cerca di responsabilità e mandanti.
L’accusa che il Pd rivolge
al sindaco è quella di aver fatto
passare “l’incontro di venerdì come una sommossa popolare quando, invece, l’incontro
era concordato. Non a caso, oltre a noi erano presenti anche alcuni consiglieri
di maggioranza”, si legge in una nota inviata alla stampa.
Nessuna folla che applaudisse l’una o l’altra parte, ma solo eccessi di
animosità di persone comuni che vivono situazioni di disagio.
«Se vedere e
ascoltare la disperazione di padri e madri di famiglia l’ha stupita, allora Lei
ignora le piaghe sociali di questa comunità – continua il comunicato -. Si
rende conto dello stato d’animo di quelli che ogni mese hanno il timore che
l’Enel stacchi la corrente o che arrivi qualcuno a staccare il gas? Sa che c’è
gente che non riesce a far la spesa? E lei scambia tutto questo per
“sobillazione popolare”?».
L’intento degli incontri, concordati tra il sindaco e il partito via
messaggi, era per ascoltare i cittadini che Lei non riceve e di prospettare
assieme delle possibili strategie di intervento: «come ridurre alcune spese per
aumentare il budget per le borse lavoro, sbloccare e rimettere in moto l’edilizia».
«Avremmo dato una prova
di una politica unita che davanti ai problemi della gente fa quadrato. Invece
lei approfitta dell’occasione per fare del vittimismo», concludono
i piddini.
Ma la risposta di Abbaticchio non si fa attendere.
Contattato telefonicamente il sindaco spiega che aveva avuto già un
confronto pacifico in privato con il capogruppo del Pd Francesco Ricci a cui, però, «sono seguiti comunque dei comunicati», dice
il primo cittadino.
«Non ho mai
parlato di sommosse popolari strumentali organizzate dal Pd – commenta
Abbaticchio – ma ho solo fatto riferimento ad un con un migliaio di
cittadini in protesta del 30 gennaio 2013 facendo morire dentro di me qualsiasi
dubbio, perché questo è il momento di volgere lo sguardo avanti alla storia della città
con speranza guardando a chi investe sul territorio chiedendoci opportunità,
servizi e istruzione per i propri figli».
«Molte di
quelle persone, l’altra sera, provenivano da incroci sociali: decidemmo tempo
fa di fare un bando pubblico per donne sole con famiglie a carico – incalza il
sindaco -. Ma furono loro stessi che proposero di metterci dentro fasce più
ampie che tenessero conto anche degli over 40 con famiglie a carico».
E
chiude: «Ora basta con le polemiche».