9300 europer acquistare mille copie dell’ultima pubblicazione di Nicola Pice “Lessico Dialettale
Bitontino” e 9.450 eurospesi per altrettante copie di “Tiziano Bordon e gli Acquaviva d’Aragona,
Pittori veneziani in Puglia e fuoriusciti napoletani in Francia”.
Un
totale di quasi 19 mila euro, spesi dal Comune di Bitonto per acquistare i
suddetti volumi, per volontà degli assessori Vito Masciale e Rino Rocco
Mangini. Alcune copie dei suddetti volumi sarebbero poi state regalate a
tutti i consiglieri comunali.
Spese
che non sono state affatto gradite dal consigliere di opposizione Domenico Damascelli (Pdl) che, in un’interrogazione scritta
rivolta al sindaco Michele Abbaticchio, chiede: “Quali sono le motivazioni che hanno indotto, in questo momento di
scarse disponibilità finanziarie, l’Amministrazione Comunale, il Sindaco
Abbaticchio e gli assessori Masciale e Mangini a questa spesa assurda? Quale
utilità conseguirà la collettività bitontina da tali spese scriteriate e
scellerate che incidono pesantemente sulle tasche dei cittadini? Dove sono
conservate le copie acquistate e con quali criteri sono state distribuite le
tali pubblicazioni?”.
Spese
che, secondo il consigliere di centrodestra, sarebbero eccessive e non
necessarie, in un periodo di crisi, elevata pressione fiscale e difficoltà
economiche per famiglie, imprese e casse comunali: “Il capitolo di bilancio sul quale è imputata tale spesa è pari ad euro
10.000,00, ma non essendo stato ancora approvato il bilancio 2013 e non
trattandosi di spesa improcrastinabile, in quanto l’acquisto di libri non è un
evento che passa, l’impegno di spesa e la relativa liquidazione risultano
illegittimi in quanto la normativa vigente stabilisce possono essere impegnati
soltanto i “dodicesimi” ed essendo ad aprile poteva essere impegnata soltanto
una somma pari a 4/12 di 10 mila euro e cioè 3.333,33 e non 10.000,00”.
“Lo stesso Comune di Bitonto ha aumentato
notevolmente la pressione fiscale, stabilendo aliquote Imu elevate e giustificando
tale maggior entrata con i tagli subiti nei trasferimenti statali –
denuncia Damascelli – In un periodo di
auspicata austerità è necessario improntare la gestione della spesa pubblica
del Comune di Bitonto al rigore evitando spese non necessarie”.