Proteste legittime e sacrosante, ma è anche il tempo della responsabilità, oltre che dei moti di giusta rabbia, per poter salvare il salvabile attraverso l’utilizzo rapido e completo dei 5,5 milioni di euro messi a disposizione dell’ospedale di Bitonto dall’Asl e dalla Regione Puglia.
Questa la sintesi dell’Abbaticchio pensiero sulle ultime vicende del nosocomio bitontino, ormai ridotto, a causa delle scelte scellerate dell’ultimo decennio, a una struttura fantasma.
Secondo il primo cittadino “siamo arrivati a un crocevia decisivo e al tempo stesso pericoloso. Da una parte con la nuova programmazione il presidio di Bitonto è stato molto considerato come testimonia lo stanziamento di 5.5 milioni di euro per rinforzare la struttura, soldi da utilizzare per alcune opere murarie e soprattutto per dotare l’ospedale di nuove attrezzature – sottolinea il sindaco Michele Abbaticchio -. Soprattutto perché più aumentano le attrezzature e più, in teoria, dovrebbero aumentare i medici che ovviamente devono utilizzarle. Dall’altra parte c’è la protesta più che legittima delle opposizioni, del consigliere regionale Damascelli, delle associazioni e della consulta e di tutti quei cittadini, me compreso, imbufaliti per anni di tagli e per l’ultimo schiaffo subito con la chiusura del pronto soccorso notturno, una vergogna figlia delle gestioni passate“.
“Siccome sono amministratore e devo pensare al bene della città in questo momento devo impegnarmi per far utilizzare rapidamente tutte le risorse sperando di poter potenziare il nostro nosocomio – ha rimarcato il primo cittadino – prima riusciremo a fare spesa e a utilizzare le risorse, maggiori saranno le possibilità che l’Asl dirotti risorse umane sul nostro nosocomio”, che ammette come “il futuro sarà comunque magro ma migliore del passato se riusciremo ad essere rapidi ed efficaci nella spesa“.
“La situazione è quindi estremamente grave sotto ogni profilo, dai vari colloqui con il direttore generale Montanaro è emerso che questi finanziamenti sono il crocevia per il futuro sanitario nei prossimi anni. Chi arriverà tardi rischierà di avere solo strutture potenziate ma inutili, una follia“, ha continuato il sindaco.
L’operato dell’amministrazione è stato comunque propositivo in questi giorni: “Abbiamo fatto la proposta di affiancamento alla guardia medica da parte del 118 e ci siamo resi disponibili a potenziare la porta unica di accesso, proprio per sopperire alle assenze degli orari serali e notturni“.