Nove persone, questa mattina, sono
state arrestate dai carabinieri del Reparto Operativo di Bari, nell’ambito di
un’operazione anti racket avvenuta all’alba nel Barese. La richiesta di arresto è della locale
Direzione distrettuale antimafia al termine di indagini iniziate lo scorso
ottobre, che hanno portato alla scoperta di un sistema di intimidazioni
ai danni di imprese locali ad
opera della malavita organizzata che, oltre ad imporre il pizzo, è entrata
direttamente nella gestione degli affari per garantire pagamenti e accordi.
Talvolta, secondo i militari, erano gli imprenditori
stessi che si rivolgevano ai criminali per risolvere i loro problemi, rimanendo
incastrati nella morsa del racket. A far partire le indagini, in particolare,
sono state due estorsioni ai danni di altrettanti imprenditori di Barletta e
Bitonto.
L’imprenditore di Barletta, per
ottenere il pagamento di alcune fatture, non ha esitato a prendere contatti con
i fratelli Nicola e Raffaele Anemolo, ritenuti esponenti di spicco dell’omonimo
gruppo criminale operante nei quartieri baresi di Carrassi e Poggiofranco. E da
allora, minaccie e intimidazioni anche per i familiari, che hanno indotto la
vittima a cercare un compromesso proponendo pagamenti rateali per estinguere un
debito di circa 30.000 euro. Debolezza che non ha fatto altro che aumentare le
pretese degli estorsori, fino alla denuncia all’Arma dei Carabinieri..
A Bitonto, invece, la vittima è stata un piccolo imprenditore
edile, che aveva appena avviato la sua attività a Bitonto. Sarebbe stato
presentato, da un suo dipendente, ad alcuni suoi amici, che avrebbero potuto
agevolare i suoi affari sul territorio. I cosiddetti amici facevano parte di un
gruppo criminale, guidato dal 26enne bitontino Giovanni Stellacci, ritenuto membro
della criminalità organizzata bitontina, in particolare del clan Conte-Cassano.
È da loro che sarebbe partita la richiesta di pagare oltre 11mila euro per
avere una sorta di copertura assicurativa che avrebbe garantito la tranquillità
dell’imprenditore e della sua attività nella zona. Tra gli arrestati c’è anche
il suddetto dipendente che, per ottenere uno stipendio arretrato, avrebbe approfittato
delle minacce dei suoi amici. La somma è stata, in parte, recuperata dai
militari.
Qui di seguito il video dell’operazione
dei Carabinieri: