Giuseppe è un giovane imprenditore che ha deciso di scommettere sul nostro meraviglioso centro storico. Quel che è il cuore della cosiddetta “movida”. O, meglio, sarebbe. Perché, in realtà, oggi si sente deluso e amareggiato. Sentiamo perché: “Volevo organizzare la manifestazione “Ombrelli sospesi” nella zona fra Via Rogadeo e via Amedeo. Avevamo raccolto un piccolo contributo fra tutti i commercianti per l’acquisto di 350 ombrelli di colore bianco, avevamo trovato in tre giorni anche la copertura assicurativa. Insomma, era tutto in regola. Avevamo chiesto solo 2500 euro di contributo. All’inizio ci avevano dato l’assenso, dicendo che si poteva fare. Poi, d’improvviso, ci veniva comunicato che era una cifra esorbitante e che per questo non si poteva fare più niente. Ma perché? Io avrei accettato serenamente se da subito mi fosse stato riferito che era impossibile farlo, ma non subire una retromarcia così inspiegabile. A Giaveno, a Molfetta in occasione del Giro d’Italia, hanno realizzato questa particolare decorazione stradale senza problemi, qui no. Mah”. “Sarebbe stato il presupposto per creare una associazione di esercenti e sarebbe stato l’inizio di un dialogo costruttivo. Oggi sto meticolosamente restituendo le quote agli imprenditori che avevano partecipato. Che tristezza”, prosegue il racconto. “Mi chiedo solo questo: ma l’amministrazione ascolta i cittadini oppure no? Da un anno segnalo disagi e problemi nel centro storico, che peraltro condivido con altri colleghi, però vedo che le mie osservazioni non vengono recepite”, conclude Giuseppe.