“È in corso un attacco senza precedenti ai prodotti italiani di qualità: paragonare l’olio extravergine d’oliva e altri simboli del Made in Italy al fumo delle sigarette è un’autentica follia che va fermata in ogni modo”.
Così il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, Gennaro Sicolo, ha commentato le indiscrezioni, riportate stamattina dal Sole24Ore, provenienti dalle Nazioni Unite e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nella battaglia a diabete, cancro e malattie cardiovascolari avrebbero messo nel mirino la dieta Mediterranea ed i prodotti simbolo da sempre di un corretto stile di vita.
Secondo gli “esperti” Onu ci sarebbe una stretta correlazione tra queste malattie ed il cibo, al punto da prevedere l’inserimento di avvisi di pericolo sulle confezioni di molti prodotti alimentari, simili a quelli usati per le sigarette, proprio per scoraggiarne il consumo.
Il 27 settembre a New York l’Onu deciderà su eventuali nuove pesanti tasse su tutti gli alimenti contenenti grassi, sale e zuccheri, e si esprimerà anche su queste etichette.
“Sarebbe una vera dichiarazione di guerra al nostro Paese e a tutta la filiera agroalimentare italiana, dall’industria sana alla produzione – ha sottolineato il Presidente Sicolo -. La battaglia a tutela del Made in Italy è assolutamente comune ed il Consorzio Nazionale degli Olivicoltori è pronto a fornire il suo contributo, grazie alle numerose ricerche scientifiche che hanno provato come il consumo di olio extravergine d’oliva di qualità faccia bene alla salute”.
“Il mondo scientifico italiano, europeo e mondiale in questi anni ha promosso l’utilizzo di olio extravergine d’oliva per scongiurare proprio le malattie che l’Onu vuole combattere e non si capisce il motivo per cui questi “esperti” delle Nazioni Unite abbiano l’intenzione di colpire i nostri prodotti di qualità per favorire, magari, bevande gassate e piene di zuccheri”, ha continuato Sicolo.
“Il Governo Italiano già si sta muovendo in maniera decisa per evitare uno scenario apocalittico per l’agroalimentare italiano, anche creando sinergie con gli altri Paesi del Mediterraneo – ha concluso Sicolo -. La salute dei consumatori del mondo non può essere messa in discussione da scelte scellerate magari dettate da qualche potente lobby dell’industria chimica”.