L’ultima minaccia ambientale per la nostra città potrebbe e dovrebbe sorgere a breve. Già entro l’estate. Nella Zona industriale di Bari-Modugno, e quindi a due passi da Bitonto.
La Regione e l’Agenzia regionale per il servizio di gestione di rifiuti, infatti, hanno dato il via libera alla realizzazione dei primi tre impianti di compostaggio, e uno di questi (gli altri a Foggia e Brindisi, ndr) sorgerà a due passi dalla città dell’olio e del sollievo.
Si andranno ad aggiungere ai sette già attivi su tutto il territorio regionale, e uno di questi è, guarda caso, attivo a Modugno, e lavora un massimo di 91mila tonnellate di rifiuti.
“Ma quello presente a Modugno – fa sapere l’assessore comunale all’Ambiente, Domenico Incantalupo – è privato e insufficiente, e opera quasi in regime di monopolio”.
La domanda da farsi, allora, è forse scontata, sicuramente semplice ma necessaria: vista la situazione ambientale sicuramente non positiva che ci circonda e alla quale siamo esposti da anni (e negli ultimi giorni si è riaffacciata la piaga dell’aria maleodorante in città, ndr), questo ulteriore arrivo rappresenterebbe un altro problema per la nostra salute? “Sono impianti – ha spiegato sempre Incantalupo ai nostri taccuini – soggetti ad autorizzazioni particolari che tengono in debito conto dell’impatto sui territori e, perciò, per essere autorizzati devono utilizzare una tecnologia poco impattante. Su questi temi nessuno può fare il fesso e attestare cose false. Vigileremo, ovviamente”.