Con una nota indirizzata ai dirigenti degli Uffici di Ambito Territoriale delle province pugliesi il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Anna Cammilleri, ha ufficializzato il “Piano regionale di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche e di programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2016/17” varato in via definitiva dalla Giunta regionale con la delibera n. 7/2016.
Il provvedimento contiene novità anche per le scuole di Bitonto e conferma, in larga parte, le proposte avanzate dal Comune a novembre 2015.
La Regione Puglia ha dato il via libera alla creazione di un Istituto di Istruzione Seconda-ria Superiore (IISS) per la formazione tecnica e professionale, che aggrega all’Istituto Tec-nico Tecnologico “Volta”, con sede in via Matteotti, l’Istituto Professionale per l’Agricoltura “De Gemmis” e l’Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari “Traetta” di Terlizzi. Il nuovo istituto sfiora i milleduecento iscritti (658 del “Volta” e 534 del “De Gemmis”-“Traetta”).
Non ottengono l’ok, invece, le proposte di nuovi indirizzi (scienze umane con opzione economico-sociale, musicale e coreutico) per il Liceo “Sylos”, in quanto già presenti nell’ambito territoriale provinciale. La Regione, poi, ha ritenuto non coerente con il Piano la richiesta di attivazione dell’indirizzo internazionale con opzione Cambridge e Esabac. In compenso il Piano mantiene l’associazione al “Sylos” del Liceo “Spinelli” di Giovinazzo, sul quale pendeva la richiesta di aggregazione da parte dell’Istituto Professionale “Vespucci-Banti ” di Molfetta, respinta per non esporre a rischio sottodimensionamento il liceo bitontino, oggi a quota 880 studenti, grazie anche ai 119 del liceo “Spinelli”.
Per quanto riguarda il primo ciclo di istruzione, la delibera regionale ha omologato la proposta di riorganizzazione in sei autonomie: 4 istituti comprensivi, “Modugno-Rutigliano-Rogadeo” (1144 alunni e 6 plessi), “Sylos-Don Milani” (955 alunni e 5 plessi), “Cassano-De Rienzo” (1299 alunni e 4 plessi), “Don Tonino Bello” (699 alunni e 8 plessi tra Mariotto e Palombaio), e 2 circoli didattici, “Fornelli” (1152 alunni e 5 plessi) e “Caiati” (714 alunni e 7 plessi).
“La creazione di un polo tecnico professionale che porta il management didattico dell’indi-rizzo agrario a Bitonto – commenta il sindaco Michele Abbaticchio – apre al nostro proget-to complessivo sulla valorizzazione del prodotto tipico per eccellenza della nostra Storia: l’olio extravergine.d’oliva. Il progetto prevede la formazione di eccellenza, in Puglia, di giovani professionalità, con specializzazioni diverse, al servizio del nostro settore agricolo, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Bari e del Politecnico.
L’istituto tecnico si occuperà delle basi formative, l’Università della specializzazione sulla elaiotecnica ed il Politecnico della ricerca e della innovazione (anche) degli impianti di produzione, confezionamento e distribuzione dell’olio nel nuovo centro tecnologico della zona artigianale. L’obiettivo è riportare al centro dell’attenzione dei mercati nazionali ed internazionali le nostre stesse radici culturali attraverso la vendita di un prodotto tipico bitontino salvaguardato nella sua qualità e nella durata di conservazione, producendo nuova economia e, quindi, lavoro per tanti”.
“Siamo soddisfatti – aggiunge Abbaticchio – anche per aver trovato la soluzione definitiva sull’autonomia scolastica di Palombaio, cosi come del lavoro che i nostri consiglieri comu-nali hanno condotto per supportare l’amministrazione in scelte che risolvono problemi qua-si secolari come quello del decentramento scolastico a favore di tutti, persone con diverse abilità comprese che, finalmente, potranno iscriversi ovunque senza temere barriere architettoniche.
L’intero territorio, infatti, sarà interessato da servizi scolastici, con un occhio particolare alle nostre, cosiddette, periferie. Sigillo ideale che chiude un lavoro enorme sulle Scuole, dove stiamo completando ristrut-turazioni di patrimoni edilizi pubblici ingenti, finanziate da fondi europei e non, unitamente all’attivazione (per la prima volta) di servizi come scuolabus (previsto uno dedicato per supportare il trasferimento degli studenti della De Renzio nel nuovo Istituto, così come a favore degli studenti della Rogadeo presso l’ottima e ristrutturata sede scolastica di via Moschetta) e mense scolastiche per gli Istituti primari. La Storia, anche in questo caso, dà torto e ragione”.