Costruire una governance robusta del territorio, attraverso la cessione di sovranità dalla Regione alle associazioni di Comuni pugliesi, incentivandone l’unione con risorse necessarie all’adempimento delle funzioni che gli enti locali saranno chiamati a svolgere.
È questo il risultato del primo confronto tra il Partito democratico pugliese e i sindaci in merito alla proposta di legge “Disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Norme in materia di riordino territoriale dei Comuni: Fusioni, Unioni, Convenzioni, Consorzi”, che l’assise regionale si appresta ad approvare.
O meglio, deve farlo obbligatoriamente, perché la Puglia è già in forte ritardo sulla materia rispetto alle altre Regioni, nonostante presenti al suo interno già 21 unioni per un totale di 99 comuni associati. E nonostante lo Stato elargisca finanziamenti per chi si mette in regola a livello legislativo. I singoli enti locali sotto i 5 mila abitanti, poi, con la fusione, avrebbero importanti agevolazioni economiche sulla programmazione 2014 – 2020.
Per i sindaci presenti, si tratta di «una proposta encomiabile, che va nella direzione della semplificazione amministrativa, dello snellimento burocratico-decisionale. Grazie a questa legge si andrà incontro in maniera forte all’esigenza di dare ai cittadini quelle risposte che un Comune, da solo, non può più offrire».
La legge regionale in questione è stata partorita nel 2012 dai consiglieri piddini Sergio Blasi e Antonio De Caro, ed è stata messa a punto e migliorata da una equipe di docenti universitari ed esperti del diritto amministrativo. E adesso il Pd punta a farla approvare dalla assise di via Capruzzi prima della pausa estiva, «ovviamente impegni di spesa permettendo», afferma il capogruppo Pd regionale Pino Romano. Che poi afferma che “alla luce delle recenti norme statali – l’esercizio associato delle funzioni comunali, la Regione Puglia ha la necessità di mettersi al passo e dotarsi di uno strumento per il riordino della governance che vada nella direzione della semplificazione amministrativa, incentivando la Fusione di Comuni e lo sviluppo delle Unioni di Comuni e delle Convenzioni”.
“Ben venga la legge regionale – afferma Francesco Paolo Ricci, capogruppo del Pd bitontino in Consiglio comunale e presente ieri alla discussione per la nostra città – ma bisogna evitare che le Unioni dei Comuni diventino un altro carrozzone che vada a rendere più difficoltosa la vita dei cittadini“.