Un ordine del giorno con il quale da Palazzo Gentile esprimano “al Console generale degli Stati Uniti d’America a Napoli lo sdegno e la preoccupazione nei confronti della recente decisione del presidente Trump di intervenire in una controversia internazionale con l’uso dell’omicidio per mezzo di un drone militare”, e con cui si invita addirittura il Governo “a interdire i voli militari di veivoli da combattimento dalle basi statunitensi presenti su territorio italiano; a riconsiderare l’impegno delle forze armate italiane in Iraq e Afghanistan; a riconsiderare l’acquisto di mezzi militari dagli Stati Uniti d’America, tra cui i noti F-35; a verificare in sede ONU la sicurezza del contingente italiano e internazionale presente in Libano”.
La sede locale di Rifondazione comunista, con il presidente Dionigi Tafuto, nei giorni scorsi ha depositato un provvedimento strettamente legato alla crisi internazionale creatasi negli ultimi in giorni in Medio Oriente dopo l’assassinio del dirigente militare iraniano Qasem Soleimani da parte degli Stati Uniti.
E che adesso attende il disco verde da parte del Consiglio comunale.
Ecco il testo integrale:
IL CONSIGLIO COMUNALE
Ricordato l’Articolo 11 della Costituzione Italiana, secondo il quale «l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»;
Evidenziato come secondo il diritto internazionale l’uso di forza letale o potenzialmente letale può essere utilizzata solo in caso di imminente e specifica minaccia alla vita;
Considerato il dibattito internazionale nato attorno all’utilizzo di droni militari per omicidi è ancora in corso;
Preso atto della situazione in Iraq, anche a seguito degli interventi militari nell’area succedutisi negli ultimi vent’anni da parte degli Stati Uniti d’America; Appreso di come il Parlamento dell’Iraq avrebbe approvato una risoluzione in cui si chiede il ritiro delle truppe straniere presenti sul territorio;
Ricordato il Piano d’azione congiunto globale raggiungo a Vienna il 14 luglio 2015 tra Iran, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Germania e Unione Europea, relativi al programma nucleare iraniano; Ricordato come Iran e Stati Uniti siano stati formalmente impegnati nel contrastare l’ISIS nel recente passato;
Evidenziato l’attacco militare ordinato dal Presidente degli Stati Uniti d’America in cui è stato assassinato Qasem Soleimani, dirigente militare e politico della Repubblica Islamica dell’Iran;
Considerato come non ci siano informazioni ufficiali relative alla base di partenza del mezzo che ha portato alla suddetta operazione militare; Ricordato come in Italia siano ospitate numerose basi militari degli Stati Uniti d’America, tra cui Vicenza, Sigonella, Aviano, Napoli, Pisa, dove sono ospitati armi e mezzi militari, compresi veivoli analoghi a quello utilizzato per il succitato intervento; Evidenziato come la succitata decisione del Presidente degli Stati Uniti d’America abbia creato all’interno di quel Paese un dibattito anche sulle modalità con cui è stata maturata la scelta, senza il coinvolgimento del Congresso statunitense;
ESPRIME Sconcerto e contrarietà per la scelta del Presidente Trump di intervenire nel rapporto internazionale tra Stati Uniti d’America e Repubblica Islamica dell’Iran con un drone militare per assassinare un rappresentante militare iraniano;
INVITA IL GOVERNO A interdire i voli militari di veivoli da combattimento dalle basi statunitensi presenti su territorio italiano; A riconsiderare l’impegno delle forze armate italiane in Iraq e Afghanistan; A riconsiderare l’acquisto di mezzi militari dagli Stati Uniti d’America, tra cui i noti F-35; A verificare in sede ONU la sicurezza del contingente italiano e internazionale presente in Libano; CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE Di esprimere al Console Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli lo sdegno e la preoccupazione della Città di Bitonto nei confronti della recente decisione del presidente Trump di intervenire in una controversia internazionale con l’uso dell’omicidio per mezzo di un drone militare;