Fare rete, promuovere iniziative
comuni e buone pratiche, trasformare le città con il coinvolgimento dei
cittadini.
È questo l’obiettivo della nuova
rete degli Urban Center Italiani nata
a Torino con una lettera d’intenti
tra vari comuni.
L’iniziativa promossa dal capoluogo
piemontese e Bologna, ha coinvolto
anche i comuni di Bari,Bitonto, Brescia, Ferrara e Spoleto.
«L’intesa – sottolinea il vicesindaco e
presidente di Urban Center Torino Guido Montanari, che ha firmato la lettera con i
rappresentanti degli Urban Center coinvolti –
è il primo atto concreto dell’impegno a lavorare insieme. Abbiamo avviato la
trasformazione del nostro Urban Center, che deve sempre più avere l’obiettivo di
informare sulla città e i suoi cambiamenti e di aprire il dibattito su questi
temi. Oggi – conclude – diamo concretezza a una serie di questioni
che finora avevamo incominciato a discutere in via teorica».
«Dopo un anno di intenso lavoro, il
nostro Urban Center, grazie alla straordinaria passione e preparazione di tanti
ragazzi, sbarca a Torino con delle best practice che gli consentono di firmare
come costituenti la rete italiana degli Urban center», ha commentato orgoglioso l’assessore
all’Urbanistica, Nicola Parisi .
Questo è un risultato che consentirà
alla nostra città di «essere protagonista di percorsi importanti forieri di
grandi possibilità. La partrcipazione, il co-working, il coinvolgimento della
nostra comunità è l’unica strada per innovare il progresso, la rigenerazione ed
il rilancio del nostro territorio –
continua -. Bisognerà investire risorse
sempre maggiori per consentire ad i cittadini di esserci quando si sceglie il
futuro. L’Urban Center c’è, e ci sará come attore fondamentale per la
promozione della città di Bitonto, di Palombaio e Mariotto, e del nostro
promettente territorio».
Siglando l’accordo si esprimono le volontà di creare un
progetto nazionale mirato a costruire opportunità di collaborazione tra le
agenzie, anche coinvolgendo soggetti esterni, facendo sinergia su progetti internazionali
e
bandi europei.