L’appuntamento con #mustchange, manifestazione organizzata dal Pdl bitontino, è proseguito anche durante la giornata di domenica 13 ottobre nel Teatro Traetta. Mario Sicolo e il consigliere comunale Carmela Rossiello (Pdl) hanno incontrato l’On. Sergio Silvestris, il Sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, il Sen. Massimo Cassano e l’On. Francesco Paolo Sisto.
Carmela Rossiello ha dato inizio all’incontro richiamando l’attenzione del Sen. Massimo Cassano sulla questione del lavoro e in particolare sulle difficoltà dell’azienda Bridgestone e sulla crisi imprenditoriale del territorio.
Cassano ha fatto notare che per Bridgestone la situazione è ancora in stato di recupero e che sarebbe stato prematuro dare delle risposte ai lavoratori in allarme senza alcuna certezza di fondo. «Siamo in un periodo di particolare crisi aziendale, ma non siamo altro che il riflesso di una situazione internazionale».
Il Senatore ha posto l’accento sulla crisi italiana ben evidente e ha richiamato la necessità di maggiori risorse, di meno tasse, meno burocrazie che bloccano le attività e meno accanimento delle forze dell’ordine contro le aziende che non possono rispondere. «Si potrebbe fare molto, ma le risorse mancano. Si spera che questo governo faccia di più soprattutto per le tasse e che l’aiuto parti dalla politica internazionale».
Il Senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri, ha sottolineato l’abbondante impegno riposto per il capitolo lavoro e il raggiungimento dell’obiettivo di non chiusura di Bridgestone. Tre milioni e mezzo di pneumatici e sovvenzioni son stati posti, infatti, a disposizione dell’azienda e sull’OM, invece, è stato fatto qualche passettino: la situazione attuale barese è palese e oscilla tra destrutturazioni e abbandoni.
Getta l’amo tra il letterario e il politico il prof. Mario Sicolo: «Viviamo in un periodo pirandelliano per il partito – e facendo leva sul testamento del senatore – “cuore e ragione” dove la è potrebbe diventar copula. Come ci si pone dinanzi all’avvenire del partito?» Il Sen. Lettieri ha definito la buona politica fatta da una complementarietà fra passione e ragione, eletto ed elettore ed improntata al confronto. «Il Partito sta continuando a proporre gli ideali di libertà e tenta di recuperare il principio di solidarietà che deve vigere in politica. Bisogna puntare – secondo il Senatore – a una politica democratica, meritocratica, che non è facile portare avanti. In più si deve continuare ad agire lealmente e con il principio di cuore e ragione, dove però non va attivata una politica di alternanza, ma un’azione coerente».
Carmela Rossiello ha sottoposto poi l’attenzione dell’On. Francesco Paolo Sisto sul tema della giustizia. «Il Pdl si è impegnato a sostenere il referendum e il discorso sulla giustizia deve essere affrontato con una certa urgenza per la sicurezza dei cittadini».
«Il problema della giustizia è partito dall’articolo 68 e dalla distorsione del sistema delle magistrature. Davanti al disequilibrio creato da un giudice che fa anche il politico e non solo il fedele riportatore della legge – ha detto l’On. Francesco Paolo Sisto -. Io protesto. Noi stiamo governando insieme. Noi siamo la minoranza senza poter fare opposizione. Il Popolo della Libertà purtroppo è destinato a rincorrere». Ha concluso poi il suo intervento sottolineando ancora una volta che il problema della giustizia è politico e che è stato sempre un punto del programma del Pdl nella sua azione leale. Il sen. Lettieri ha puntualizzato che il problema della giustizia è irrisolto perché la politica è debole di fronte allo squilibrio. Ha manifestato il suo disappunto per una politica di alternanza fra Centrodestra , Pdl e Centrosinistra, come anche per un cambiamento delle carte in tavola a gioco iniziato. «Caso Mastella? Ci batteremo affinchè sia l’ultimo».
Spazio all’eurodeputato Sergio Silvestris: l’Italia è vista da Bruxelles. «L’Europa vuole un’Italia debole perché è questo che fa comodo a chi ha dato la musica fino ad ora». Delinea una Europa quasi opportunista nel tentativo di delegittimare una parte politica o l’altra. «L’Europa è una unione di stati legati da trattati come l’ATI o meglio alleanza temporanea di stati e noi siamo un socio di protestati per il forte debito pubblico. Serve una riforma fiscale e istituzionale per un’economia più solida, ciò che il governo di oggi ancora non fa».
Questa risposta dell’On. Silvestris ha reso spontanea la domanda di Mario Sicolo: «il tutto può dipendere da alcune decisioni penalizzanti dell’Unione Europea?». A questo Silvestris ha risposto dicendo che tutti noi abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità per molto tempo e questo ha prodotto debito.
Sisto ha affermato che nel 2008 abbiamo perso un’occasione per migliorare e che quello che si dovrebbe fare è avere la forza di riproporre i temi del liberalismo. Ha poi aggiunto che non possiamo fare a meno dell’Europa e che abbiamo bisogno di consulenti più preparati e seri.
«La politica moderna passa attraverso i saperi e non solo attraverso i consensi», ha così continuato l’on. Sisto, il quale ha voluto sottolineare la necessità di un cambiamento della qualità della politica.
Il sen. Lettieri ha detto: «Condivido pienamente la diagnosi e l’anamnesi di Sergio. Abbiamo vissuto per troppo tempo con un livello di vita superiore al possibile. In due o tre anni non si possono riparare gli sbagli di 30 anni».
Il Senatore ha ricordato che il parlamento è commissariato dal governo, questo dal Ministero dell’Economia, che a sua volta lo è dall’Europa. E’ necessario ricontrattare con l’Europa così come hanno fatto Francia e Spagna.
E’ intervenuto l’on. Silvestris per precisare che lo Stato non deve comportarsi come un imprenditore e che bisogna recuperare i soldi dai parassiti, ovvero i parlamentari che presentano uno stipendio superiore al normale.
Infine il presidente della Commissione Affari Costituzionali Sisto ha controbattuto con il fatto che il malvezzo è connaturato nella politica e non solo nello stipendio dei parlamentari. Ha precisato ancora una volta che va migliorata la qualità e ha concluso dicendo: «Questo invito #mustchange rimarrà una lettera morta purtroppo».