Un gruppo di giovani desiderosi di
cambiamento e una pagina facebook. Mariotto
libera è un’iniziativa che nasce in questo modo.
Ma adesso si va avanti e si procede verso
l’istituzione di un’associazione, perché gli abitanti delle frazioni sono
stanchi di elemosinare dalle istituzioni il rispetto dei loro diritti.
E soprattutto vogliono dire basta
all’isolamento a cui sono stati condannati per anni.
In questi giovani, l’idea di fare
gruppo si è imposta a seguito dei continui furti che stanno travagliando il
paese.
Infatti, il loro primo obiettivo è stato organizzare un incontro con il
sindaco e con altri rappresentanti delle istituzioni per discutere della
legalità.
L’evento si è svolto a Mariotto lo
scorso 3 aprile ed è stato un esempio di partecipazione e di confronto che
nella recente storia del paese non ha eguali – come è stato riconosciuto
dall’assessore Mangini, che ha definito quell’incontro “una testimonianza di assemblea costituente, l’esempio da cui partire
per la costituzione dei comitati di quartiere”.
Tanto che, sebbene l’iniziativa non
abbia portato a un’azione immediata e risolutiva, di fatto qualcosa da quel
giorno è cambiata.
I mariottani si sono quantomeno
riscoperti comunità.
Un esempio per tutti? Un furto
d’appartamento avvenuto di recente non è andato completamente a buon fine, perché
alcuni cittadini hanno provveduto a chiamare i Carabinieri e hanno creato disordine
in strada, mettendo in fuga i delinquenti.
Ma nonostante la volontà di farcela da
soli, questa volta i mariottani sanno di dover fare i conti con una realtà
troppo forte. Perché la piaga della delinquenza non si sconfigge solo con lo
spirito comunitario, ma c’è bisogno di una presenza forte dello Stato.
E per questo domani, in piazza Roma,
si terrà una raccolta firme da presentare a tutte le istituzioni competenti, con
la richiesta di istituire nel paese un presidio fisso.
“La
scelta migliore”, spiegano i giovani di Mariotto
libera, “ci sembra quella del Corpo
Forestale dello Stato, che potrebbe controllare anche le zone rurali
tutt’intorno”.