Il signor Francesco ha fatto le scuole.
Né alte né basse. Le ha fatte e basta, nel senso che gli istituti scolastici di Palombaio li ha costruiti quasi tutti lui con la sua impresa edile, tanti e tanti anni fa.
Ora che il tempo gli ha donato i consueti acciacchi che infirmano il corpo con l’età che passa e più s’approssima all’autunno della vita, l’uomo è costretto ad attraversare la frazione più vicina di Bitonto su una carrozzina elettrica.
Ed è qui che iniziano i problemi.
E solo chi è disabile sa che anche un gradino di pochi centimetri è un Mortirolo insuperabile, che ti costringe a fare giri infiniti per raggiungere l’agognata meta oppure a percorrere la strada fra auto e scooter che ti sfrecciano accanto.
Oltre ai disagevoli saliscendi sui marciapiedi, spesso inesistenti, capita pure che lì dove la carrozzina dovrebbe salire si ritrovi un bel (si fa per dire) palo della segnaletica stradale dinanzi che ne impedisce il passaggio.
Ce ne indica uno sulla strada che conduce a Mariotto (come impietosamente testimonia la foto a corredo dell’articolo), che non è il peggio.
“Già, ce n’è uno dinanzi allo sportello bancomat, motivo per cui, se non ho parenti a disposizione per eseguire le operazioni di prelievo, certi giorni resto senza soldi. Assurdo…“, si addolora il signor Francesco.
Quando le vere, insormontabili barriere architettoniche sono nella testa degli uomini, oltre che per le vie della città…