«A ottobre 2017, due mesi prima della tragica perdita di Anna Rosa, pensammo di realizzare un luogo di aggregazione per minori a rischio. L’idea era quella di un laboratorio permanente tra via San Luca e la ‘Don Milani’ che fosse in grado di coinvolgere quei minori che, a causa della assenza colpevole delle loro famiglie, sembrano non avere altra scelta che vendere droga, rubare o, alla meglio, ‘fare il palo’. Il Comune, Avviso Pubblico ed il Terzo Settore hanno immaginato un’altra strada per loro, candidando l’elaborazione progettuale a bando. Oggi abbiamo appreso che la Regione ha finanziato quel progetto per 460 mila euro. In altre parole, sorgerà a Bitonto un vero e proprio ‘cantiere’ dove, al posto di calcestruzzo e cemento, utilizzeremo l’enorme potere delle relazioni sociali per costruire una alternativa di Vita per chi non l’ha avuta. Arriverà un piccolo esercito di educatori per un grande esercito di minori che, da adesso, avranno la possibilità di scegliere tra illegalità e Giustizia, tra clan e Stato. Insomma, abbiamo un’arma in più. Si chiama ‘opportunità’ e spara sogni e Futuro»
A rivelarlo è, sulla propria pagina Facebook, il sindaco Michele Abbaticchio, annunciando che, tra qualche mese, partirà un progetto che vede il Comune di Bitonto capofila, insieme al Comune di Bari, ad Avviso Pubblico e a tutte le cooperative che si occupano del recupero di ragazzi a rischio devianza. Un progetto che punta a coinvolgere un centinaio di ragazzi segnalati dai servizi sociali e non solo per attività come laboratori didattici incentrati sull’artigianato, sulla falegnameria «sul modello della scuola di disegno» come rivela il primo cittadino. Un progetto che mira a dare ai partecipanti competenze manuali che potranno poi essere utili in un’ottica lavorativa.
«Ci saranno educatori che affiancheranno i ragazzi in un percorso di due anni» continua il sindaco, che preannuncia che ad ottobre potrebbe patire il tutto. Due sono le strutture indicate a Bitonto, nella zona rivelata da Abbaticchio. Più una terza a Bari, in un immobile confiscato alla mafia.