Rosita Cannito è una interprete dalla voce cristallina e dal cuore grande. Ma, stavolta, parliamo di lei non per le sue doti canore eccelse, ma per lo splendido post che, una settimana fa, ha dedicato su Facebook allo zio, il dottor Francesco Incantalupo, in servizio presso il Policlinico di Bari, in prima linea contro la minaccia terribile del Coronavirus. È lui, ritratto in una significativa foto ormai stremato, il suo eroe. Ed è per noi il simbolo di tutti coloro – tra cui anche tanti nostri egregi concittadini – che si stanno battendo fieramente in questa impari guerra contro un nemico subdolo, invisibile e crudele.
Noi, per parte nostra, non possiamo fare altro che restare a casa.
“Angeli”- fotografia presso Policlinico di Bari
No…non è un olio su tela…è una realtà…non è un dipinto …è una reale fotografia…
Lui è Francesco, dottore , padre, marito, fratello, figlio, amico.
Da quasi un mese lui come tanti altri suoi colleghi non conoscono riposo…non conoscono il calore di casa, la bellezza di poter tornare senza preoccupazioni, la bellezza di poter dare un bacio ai loro cari appena varcata la porta di casa…no…perché loro ogni giorno restano in corsia…con guanti…mascherina…camice speciale…forza d’animo…voglia di farcela…perché lo hanno promesso…lo hanno promesso a loro stessi…che la loro consegna è SALVARE…ragazzi non è facile…è un impegno importante…salvare la vita di una persona significa darle la possibilità di godere ancora dei colori del cielo…di godere del profumo del mare…di una carezza sul viso…di un bacio…di un abbraccio…SALVARE significa dare una seconda opportunità…è quello che stanno facendo adesso…sotto luci di stanze di terapia intensiva…sotto il calore della mascherina che spesso sembra togliere il fiato…sotto la pressione delle cuffie…sotto la responsabilità del loro credo…e ogni giorno ci mettono tutte le forze che hanno in corpo…nella testa… e ci stanno riuscendo…ce la stanno facendo…stanno salvando persone…stanno salvando nostri concittadini…nostri amici…conoscenti…altri esseri umani come noi…
A loro dobbiamo tutta la nostra gratitudine…e sopratutto rispetto…restiamo a casa ce lo stanno ripetendo…aiutiamo anche noi loro…a concentrare le forze su chi ha bisogno di maggiore attenzione…lo dobbiamo a noi…lo dobbiamo all’umanita…lo dobbiamo a loro perché oltre a salvare vite…ci stanno dando la possibilità di tornare ad abbracciarci…a passeggiare insieme…a ritrovare l’amore …i compagni di vita…nonni…amici…zii…nipoti…fratelli lontani… dobbiamo a loro la possibilità di tornare presto a casa…dobbiamo a loro la bellezza dell’abbraccio di un figlio…dobbiamo a loro il bacio di chi si ama…dobbiamo a loro il diritto di tornare ad essere PADRI,MADRI,FIGLI,MARITI,MOGLI,AMICI, come natura…dobbiamo a loro il ritorno all’amore…dobbiamo a loro la bellezza di dire “ce l’abbiamo fatta!”…dobbiamo a loro l’annientamento del dolore nel vedere gli occhi di chi chiede di salutare tramite un tablet i cari per l’ultima volta!
Rispettiamoli…aiutiamoli
RESTIAMO A CASA!
Lui è il DOTTOR FRANCESCO INCANTALUPO…lui è MIO ZIO…è il mio EROE …uno dei nostri EROI…
A te e a tutti i tuoi colleghi
GRAZIE
Torneremo ad abbracciarci più forti di prima è una promessa”.