Lo Scrigno delle donne è nato per dare la possibilità alle donne di qualsiasi età di lasciare all’interno i pensieri dell’anima: attraverso lettere, poesie, racconti brevi, pagine di diario, lettere indirizzate a una madre, ad un padre, ad un amore non corrisposto, all’amore della propria vita. Tutto ciò che non trova luce nel quotidiano. Questa occasione è dedicata a quelle donne che nell’intimità della loro anima, nel silenzio strappato alla casa, ai bambini, al lavoro, agli impegni, affidano i loro racconti ad un quaderno chiuso in fondo a un cassetto.
E allora, perché non liberarli? Perché non regalare un’emozione facendola viaggiare verso il cuore di un lettore?
Questo invito è dedicato alle donne di Bitonto (e non solo), alle donne che vogliono mettersi in gioco, alle donne che vogliono conoscere altre donne, a chi ha voglia di sorridere, a chi vuole realizzare un piccolo sogno, a chi decide di dedicare un po’ di tempo a se stessa.
Dove e come
Lo Scrigno delle donne, conservato (anche) nella Libreria del Teatro, sarà aperto alle donne che vorranno inserirvi i propri pensieri, inediti e firmati. In seguito (la data è da definire), alla presenza di donne che hanno realizzato il sogno di veder pubblicate le proprie opere, vedranno la luce e, finalmente, quelle voci saranno ascoltate.
Accanto alla scatola ci saranno un quaderno con pagine bianche e una penna. Così, dopo aver imbucato il proprio scritto, l’autrice (o chi per lei) apporrà la sua firma o un suo pensiero riferito all’iniziativa. In seguito si potrà lasciare in libreria il manoscritto per farlo leggere a chi ne avrà il desiderio.
Lo Scrigno compie undici anni
L’iniziativa, nata a Corato, è di Tina Rutigliano. «Volevo che il Natale arrivasse portando con sé un braciere attorno a cui radunarsi per leggere cose belle. L’idea è piaciuta a Patrizia De Leonardis, la mia amica e libraia del cuore. Abbiamo invitato le donne a scrivere qualcosa con la promessa che poi l’avremmo ascoltata tutte insieme: sapevamo che ci avrebbe fatto bene, che tutte ci saremmo sentite meno sole. Non avevamo alcuna pretesa, solo alcuni elementi fondamentali: una scrivania, delle poltrone, la lampada verde, la voglia di scrivere e di leggere, il bisogno delle persone», racconta.
La prima edizione
Nel 2006 la libreria “Anima mundi” di Corato è diventata la culla per “Intorno all’8 marzo… Scrittrici per caso… le parole delle donne”. «Patrizia trovò l’angolo più giusto nel locale e la lampada verde illuminò la culla di una copia unica al mondo. Il primo capitolo di una storia di amore, dolore, passioni, rabbia, malattia, sogni, vomiti dell’anima, gioie, morte. Speranze inganni. Vergogna e svergogna. Arrivarono cinque scritti e per costruirli mi venne in mente di realizzare uno scrigno: è una semplice scatola rivestita di velluto rosso, mia sorella l’ha creata a mano per assecondare la mia folle idea», continua Tina Rutigliano.
Che fine faranno gli scritti inseriti nello Scrigno?
L’idea dello Scrigno delle donne, pensata per “dare voce a tutte quelle donne che non ce l’hanno”, è stata proposta e accolta da molte piccole librerie in tutta Italia. Quando tutti gli Scrigni verranno aperti, gli scritti più belli saranno selezionati per una pubblicazione.
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