Le Commissioni consiliari ai tempi del Covid 19? Su “Zoom Pro”.
Tra le tante novità (piacevoli o meno, forzate o meno che siano) che la pandemia sta recando e ha recato, è il nuovo concetto/modo di lavoro. Sicuramente diverso e che non fa rima con non farlo, come in tanti, malignamente, possono immaginare.
“Smartworking” è una di quelle parole entrate, di prepotenza, nel linguaggio comune. È semplicemente il telelavoro, già c’era, ma solo che in Italia pochissimi se ne erano accorti. È semplicemente il lavoro agile, concepito come misura anti-contagio a tutela della salute dei lavoratori e come strumento di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, per la cura dei figli.
Anche la politica cittadina ha dovuto adeguarsi e ha scoperto cosa voglia dire amministrare la cosa pubblica con le più svariate piattaforme. Le giunte comunali, per esempio, vengono effettuate tramite il collegamento simultaneo su “Zoom“, così come i Consigli comunali.
E ben presto si aggiungeranno anche le Commissioni consiliari, stando alla determina che arriva dal Servizio informatico.
Accade, infatti, che “il segretario generale ha segnalato la necessità di acquistare licenze del software ZOOM PRO per i presidenti delle Commissioni consiliari al fine di consentire le riunioni delle sette commissioni consiliari durante il periodo emergenziale da COVID-19”. Per questo motivo, allora, c’è stata una indagine di mercato sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa), dove è emerso che il costo più conveniente è di quasi 140 euro per ogni singola licenza, ed è quello della ditta SIGMA SERVICE srl.
Ne deriva, allora, che dal Comune staccheranno un assegno di circa 1.000 euro (per un anno) per l’acquisto delle licenze, e che sarà “perfezionato dopo l’assunzione del relativo impegno di spesa con le modalità e nelle forme previste nel MEPA con la stipula del contratto e la trasmissione dell’ordine generato dal sistema sottoscritto con firma digitale”.