Questa sera alle ore 21, la compagnia attoRematto porta al Teatro Tommaso Traetta di Bitonto con “Le città invisibili”.
“Le città invisibili” è il dialogo tra Marco Polo e l’imperatore dei Tartari Kublai Kan sull’impero.
Scenario è un aereoporto, i voli sono stati tutti cancellati e ciò genera un caos dettato dalla eccessiva comunicazione, dal tentativo di cercare soluzioni alternative e l’amara conclusione che bisognerà trascorrere la notte in aereoporto. La rabbia , la polemica, la ricerca di responsabili sfociano nella immediata giustificazione: la corruzione.
Nel caos, l’incontro tra due viaggiatori Marco e kublai che decidono di impiegare il loro tempo in una partita a scacchi e di qui il racconto…
La descrizione di città reali, immaginarie e complesse, che riflettono il disordine della realtà. Il giovane viaggiatore attraverso il racconto dei suoi viaggi tenta di dare un ordine al caos del reale e spiegare che “nell’inferno che abitiamo tutti i giorni…” ci sono due modi per non soffrirne: Il primo è accettare l’inferno, diventandone parte fino al punto di non vederlo più; Il secondo è cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio.
Ma… queste città, rappresentate da donne, sono anche sogni, come dice Marco Polo: “tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra”.
La realtà perde la sua concretezza e diventa fluida e puramente mentale, si realizza nella fantasia. La sfida lanciata allo spettatore è quella di riuscire a cogliere il “discorso segreto” che sottende alla conversazione tra i due protagonisti.
Adattamento e Regia Cecilia Maggio
Musiche Savino Valerio
Actor trainer Francesco Mitolo
Movimento scenico Milena Achille