DI VINCENZO FIORE
Ormai il territorio di Mariotto e le sue campagne sono sempre più alla mercé di ladri e ladroni, di “bastardi” che non lasciano dietro nulla e da “padroni” entrano nei terreni “assolutamente non di loro proprietà”!
Portano via tutto: ferro, tubi di plastica per l’irrigazione, raccordi per i tubi di varia grandezza, gocciolatoi, frutta matura ed acerba!
Razzie a più non posso!
E il padrone, che, con tanta cura e soprattutto con immensi sforzi economici, cerca di portare avanti la baracca, ormai è diventato un intruso avendo perso il titolo di proprietà, nonostante che il catasto rurale lo riconosca ancora come tale!
Ma questo titolo catastale serve solo e soltanto per pagare le tasse e non per portare a casa il raccolto!
Qualche giorno fa un mio carissimo amico e bravissimo bracciante agricolo si reca presso una sua campagna e trova alcuni alberi di percoche, di nocelle e di prugne completamente raccolti!
Tabula rasa!
Eppure sia le percoche che le prugne erano completamente acerbe, nemmeno i maiali, con tutto il rispetto verso questi animali, le avrebbero mangiate!
Vi lascio immaginare la rabbia e lo sconforto del bravo bracciante che temeva per gli altri alberi di percoche insistenti sul suo terreno!
Percoche, prugne, nocelle curate con cuore e senza badare alle spese da impegnare per irrigarle vista la siccità che ha dovuto sopportare il settore agricolo quest’anno!
Da noi non piove da marzo, potremmo dire addirittura da novembre dello scorso anno!
Cosa decide di fare il nostro contadino-proprietario?
Corre a casa sua, entra in garage, recupera una motosega, torna in campagna e non solo taglia di testa gli alberi a cui era stato rubato il raccolto, ma anche gli altri alberi da frutta non ancora presi di mira dal ladro-ladrone!
Il suo ragionamento?
“Niente per me, ma da ora in avanti nemmeno per voi ladri!”
Un momento di rabbia?
Un momento di irrazionalità?
No, un gesto, il suo, per scuotere tutti gli altri proprietari e far sì che nasca a Mariotto un movimento di protesta che faccia giungere a S.E. il Prefetto di Bari la voce di una popolazione che non ce la fa più a sopportare queste angherie e violenze e la richiesta di adottare tutti i provvedimenti utili ad eliminare questi fenomeni di delinquenza e di violenza sulle nostre campagne!
A voi i commenti dopo aver visionato le foto allegate!
E nel frattempo cresce la preoccupazione per le uve pendenti e per le olive, senza parlare dei vari furti subiti dai proprietari dei mandorleti!
Agli amici giornalisti il compito di diffondere ancor di più questo grido di dolore del mondo agricolo di Mariotto!