Da Gennaro Ciliberto, Testimone di Giustizia, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“Leggere
il vostro articolo dell’arresto del pluripregiudicato Rizzo Michele è
come essersi liberati da un peso, saperlo poi oggi assicurato alle patrie
galere è una vittoria, una vittoria per le brave ed oneste persone di Bitonto e
per la legalità.
Ma resta però l’angoscia di come lo stesso è stato tratto in arresto, sì,
perché era armato, ed armato con un arma di grosso calibro, una bestia armata
che circolava per le strade cittadine e certo non avrebbe esitato a dar
“voce ” a quella pistola, quel suo esternare il suo modus
criminale oltre a quel suo ghigno malefico che tanto voleva
terrorizzare un mix criminale già collaudato.
Quello stesso sguardo che resterà impresso nella mia mente, quel passo veloce
che ricordo con tristezza e quel suo voler imporre un mio abbandono perché in
quel tratto di strada la legalità non era la benvenuta.
Però io non ho ceduto, non mi sono abbassato, il mio sguardo ha sempre
incrociato il suo e quello dei suoi scagnozzi fermi li sotto quell’arco storico
ma base della criminalità, il mio sguardo non per sfida ma per dignità, la
stessa dignità che ogni uomo onesto e libero dovrebbe sempre difendere, non
abbiate timore a dire NO alla criminalità, non abbiate timore a DENUNCIARE,
riponete la fiducia nelle istituzioni e siate liberi, liberi di goderVi La vostra
città ed evitate qualsiasi compromesso con queste “bestie” .
Non abbiate paura di parlare alla gente di come questa gentaglia possa minare il
vostro vivere quotidiano , rapine, droga, furti, estorsioni sono spade che ogni
giorno trafiggono il popolo onesto.
Un pensiero particolare a tutti gli uomini delle Forze dell’Ordine che operano
su tutto il territorio Bitontino , a Voi sempre grazie perché ognuno deve fare
la sua parte e ogni unione ha un solo ed unico obbiettivo “contrastare e
sconfiggere la criminalità” quindi la collaborazione tra popolo onesto e
forze di polizia è l antidoto giusto.
Il ricordo di una Bitonto Buona, bella e volenterosa nel riscatto sociale
è sempre vivo in me, presto tornerò a “stringervi” perché anche voi
siete parte di me”.