Durante il nostro cammino incrociamo sguardi, sfioriamo corpi, recepiamo sensazioni e immagazziniamo emozioni che ci cambiano la vita. Alle volte a trasmetterceli è una figura cara a cui il nostro occhio è abituato fin dalla nascita, mentre in altre occasioni a guidarci è qualcuno incontrato per caso come è stato per Michele Castellano e il suo fido amico Max.
Il pastore tedesco dal cuore tenero è stato trovato «nel mese di febbraio in via Burrone all’interno di un casale abbandonato in seguito a una segnalazione ricevuta-ha dichiarato Michele Castellano che fin da subito se ne è preso cura-. Quando mi sono recato sul posto insieme ai volontari dell’associazione “Qua la zampa” ed altri ragazzi sono rimasto sconvolto».
Il cane aveva una «grossa massa tumorale che gli impediva di muoversi e giaceva sofferente dietro un cancello– ha aggiunto- Vederlo in quelle condizioni ha fatto scattare dentro di me qualcosa che mi ha spinto ad accudirlo ed occuparmi di lui».
Max è stato da subito ricoverato e operato dal dott. Francesco Palermo ed in poco tempo ha riacquistato la forza e il desiderio di trovare una nuova famiglia e una fissa dimora.
Inizialmente, «insieme a Lucia Marinelli, Angela Bonasia ed Elena Verbitskaia, portavo lui cibo ed acqua e gli facevamo un po’ di compagnia poi, in seguito a due episodi di smarrimento, non me la sono più sentita di lasciarlo solo in quel posto e l’ho portato a casa mia facendo superare a mia madre la grande paura verso gli animali».
In poco tempo Max ha conquistato il cuore di tutti e ha seguito «passo passo i miei percorsi per una Bitonto più bella, ha condiviso con me la campagna elettorale vivendo ogni passaggio per la vittoria de nostro sindaco. Era diventato il cane dei turisti, il cane di Cortili Aperti e aveva conquistata tutti con la sua bontà e con il suo sguardo dolcissimo», ha rivelato fiero.
Purtroppo giovedì 20 Max è stato colto improvvisamente da un malore e ci ha lasciati arrecando stupore e dolore a tutti coloro che l’avevano conosciuto e gli volevano bene.
Con un filo di voce Michele ha confessato di essere «affranto e triste per la sua perdita. Era per me un amico fedele, un punto di riferimento, mi ha dato la forza di migliorare il mio territorio. Chi mi conosce sa che ovunque andavo lui era sempre al mio fianco e si faceva accarezzare e coccolare da tutti. Spero che ovunque adesso lui si trovi, scorrazzi felice e conservi un buon ricordo della sua vita terrena e di coloro che l’hanno amato», ha concluso.