Una conferenza stampa per (riba)dire che la raccolta differenziata stenta a decollare in città,
che la percentuale record del 29% raggiunta a giugno è un dato isolato perché
il Comune ha conteggiato anche pneumatici e ingombranti, che se la percentuale
di raccolta di oggi fosse uguale anche l’anno prossimo pagheremmo una ecotassa
di 517 mila euro, che l’Aro (Ambito di raccolta ottimale) è ancora a zero
nonostante i tempi ristretti e che l’Azienda servizi vari è stata svuotata
quasi di tutto.
Il Partito democratico ha convocato i
giornalisti per illustrare il suo studio in materia di rifiuti, realizzato
dall’intero staff dell’esecutivo, mettendo in risalto tutti dati – non nuovi a
dire la verità – che fanno capire che, su questo vecchio problema, c’è da tenere
gli occhi aperti.
I dati poco incoraggianti. È stato Maurizio
Cariello, responsabile Ambiente del Pd provinciale, a sviscerare i numeri che
condannano la nostra città e l’amministrazione Abbaticchio. Condanna pesante –
hanno ricordato da queste parti – perché proprio il primo cittadino a giugno di
2 anni fa aveva promesso di portare la percentuale di raccolta differenziata al
40% in un solo anno. E invece, non siamo neanche al 30%.
Da settembre 2013 ad agosto 2014, infatti,
la percentuale è rimasta stabile al 22%, con picco del 29% di giugno, «assolutamente
non ripetibile nel corso del tempo», di poco inferiore alla media
regionale, ma di gran lunga più bassa del limite utile del 30% per evitare
l’ecotassa. E, proprio in tema di ecotassa, i democratici hanno fatto notare
che, se i dati dovessero essere confermati l’anno prossimo, il suo ammontare
sarà di oltre 517 mila euro.
E Bitonto si conferma in affanno su tutti
gli indicatori, perché la differenziata del vetro è il 2% (per essere buona,
dovrebbe essere 7 – 10%), del cartone al 4% (dovrebbe essere al 12%), della
plastica e della carta il 2%.
Aro e Asv. I consiglieri
Francesco Paolo Ricci e Franco Natilla (era presente anche Paolo Intini) hanno
sferzato il sindaco sull’Aro – in modo particolare, sulla lettera inviata agli
altri primi cittadini interessati nei giorni scorsi e annunciata mercoledì dal
nostro giornale telematico (http://www.dabitonto.com/cronaca/r/aro-bitonto-pronta-a-rispettare-i-tempi-in-materia-di-gestione-dei-rifiuti/4414.htm) – e sulle sorti
dell’Azienda servizi vari. «Soltanto mercoledì, su nostra sollecitudine – hanno
affermato Ricci e Natilla – gli uffici ci hanno inoltrato lo statuto e il
programma industriale dell’Aro. Un totale di oltre 500 pagine che dovremmo
approvare il prima possibile e che certamente vanno analizzate. Perché
Abbaticchio non ha scritto prima la lettera? Perché è stato attendista fino ad
ora? E soprattutto, che fine farà l’Asv? E a chi gioverà un suo
deprezzamento?».
Ed ecco allora che Natilla si lascia
andare a una promessa: «Vigileremo sulla svalutazione dell’azienda».