Ieri mattina è stata avviata la potatura dei lecci in piazza Aldo Moro.
Ma a Gino Ancona,
inguaribile difensore civico, le cose non quadravano.
“Non è possibile che
stiano tagliando i lecci in questa maniera, con una sega elettrica –
commenta -. Per di più non stanno
tagliando solo foglie e rami secchi, ma rami vivi, verdi, essenziali per la
crescita dell’albero”.
E continua: “I lecci
sono stati piantati proprio per la loro grande capacità di assorbire i gas
nocivi e nella nostra città i livelli di inquinamento sono molto alti, alla
stregua di Taranto. Non si può distruggere un albero in questa maniera”.
I lavori sono stati sospesi per degli accertamenti, anche
grazie all’intervento dei Carabinieri e della Polizia Municipale, e dovrebbero
ripartire oggi.
Intanto abbiamo cercato anche risposte ufficiali.
Sia il tecnico dell’azienda appaltatrice dell’intervento,
che l’ing. Puzziferri dell’ufficio tecnico comunale, sono stati concordi nel
dire che “la potatura va fatta dall’interno
per aprire gli alberi maggiormente all’aria per far fare effetto ai fitofarmaci
con cui è necessario trattare i lecci per debellare la malattia”.