La storia della Basilica dei Santi Medici è strettamente legata alla festa liturgica di San Giuseppe del lontano 19 marzo 1963, una data memorabile per la città di Bitonto, ricorda il trasferimento delle venerate immagini dei Santi Medici dalla chiesa di San Giorgio ubicata nel centro storico nel nuovo Santuario, alla presenza di una folla immensa che assiepava le strade.
Dopo un decennio nella festa di San Giuseppe del 19 marzo 1973 ricorre la dedicazione della Basilica ai Santi Medici, il vescovo mons. Aurelio Marena nella solenne liturgia disse: “Consegno il Santuario dei Santi Medici alla città di Bitonto, perché tutti possono venire ad impetrare le grazie ed i favori per le proprie famiglie, per le proprie case. I Santi Medici hanno ora un loro tempio dedicato al loro nome”.
Il gruppo marmoreo di San Giuseppe si trova nella prima Cappella della fiancata laterale lato ovest, vicino alla porta d’ingresso, fu commissionato dal vescovo Marena e realizzato nel 1977 dallo scultore Palla di Pietrasanta, fece incidere sul piedistallo di granito una sua dedica:
SAN GIUSEPPE UOMO GIUSTO ARTIGIANO MODELLO SANTIFICA E BENEDICI IL NOSTRO LAVORO
Dal 2016 in occasione del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco il parroco-rettore don Vito Piccinonna pensò bene di arricchire la Cappella di San Giuseppe molto cara ai bitontini, eliminando una ringhiera bassa in alluminio dorato arricchendola con un addobbo floreale, nella ricorrenza del 19 marzo (festa liturgica) cura con dedizione il triduo in onore a San Giuseppe patrono della chiesa cattolica, fa mettere due candelieri sacri che sorreggono le candele accese profumate e dei cesti di condivisione come segno di devozione e ringraziamento.
Il 19 marzo del 2013 nella ricorrenza del 50° anniversario della traslazione delle sacre immagini dei Santi Medici il cardinale mons. Angelo Amato Prefetto della Congregazione dei Santi, mons. Francesco Cacucci arcivescovo emerito di Bari-Bitonto, mons. Francesco Savino vescovo di Cassano all’Ionio al rientro della processione dei Santi Medici sostarono in atteggiamento orante dinanzi alla Cappella di San Giuseppe, parteciparono le arciconfraternite e confraternite con una delegazione di padri ortodossi del Patriarcato di Skopje (città natale di Madre Teresa di Calcutta) coordinate dal prof. Giuseppe Cannito presidente emerito dell’Arciconfraternita Immacolata Concezione, Patrona di Bitonto.
La Basilica Pontificia dei Santi Medici è solenne nella sua architettura, decorosa nella lucentezza dei marmi, accogliente nella semplicità delle sue linee, tra cui riecheggia il tesoro del gruppo marmoreo di San Giuseppe con Gesù adolescente: è in piedi presso il suo banco di lavoro con alcuni arnesi del mestiere (Mt 13,55) e guarda Gesù adolescente che gli porge un pezzo di legno, nella dolcezza dei loro volti traspare la gioia e la felicità che si prova nel compimento del proprio dovere, espressione della volontà divina e mezzo di santificazione.
Ancora oggi la solennità del 19 marzo di San Giuseppe è una data memorabile per i bitontini, perché rievoca l’ingresso trionfale delle sacre immagini dei Santi Medici e la dedicazione della Basilica, induce i fedeli di compiere onestamente il proprio lavoro, a livello artistico di contemplare un capolavoro d’arte cristiana di rara bellezza artistica monumentale.