Una vicenda drammatica, triste, figlia purtroppo del nostro tempo.
Mentre a Roma continuano imperterriti a sgambettarsi puerilmente, pensando di mantenere salde le proprie poltrone e fregandosene dei problemi della gente comune, o a livello locale si fa di tutto per negare o sminuire il problema snocciolando magari numeri positivi, come se tutto si potesse ridurre ad un mero esercizio aritmetico, la cruda e crudele attualità, che ossequiamo di giorno in giorno, ci porta alla luce la tragica storia che vi raccontiamo.
Si tratta dell’ennesima vittima della crisi economica, quella vera che sentiamo tutti, dell’ennesimo imprenditore, il primo a Bitonto, proprietario di una marmeria, che non ha più retto il peso insopportabile, insostenibile delle difficoltà con le quali combatteva ormai da mesi, decidendo di concludere qui la propria esistenza terrena.
Aveva fatto di tutto, nonostante i problemi economici, per non licenziare i suoi operai, e non aveva dato alcun segno di cedimento né a loro né ai suoi familiari, chiaramente adesso sotto shock.
Ieri, ha salutato tutti con il sorriso e con la cordialità di sempre, aspettando che l’azienda fosse vuota, in via Traiana, per compiere il gesto estremo.
La nostra vicinanza alla famiglia e a tutti gli imprenditori in difficoltà è il sentimento sincero con il quale chiudiamo questa ennesima, mesta pagina di quotidiana cronaca italiana.