Tutto
secondo copione. Il più irrispettoso nei confronti della città:
quello dei Consigli comunali deserti alle prime convocazioni. Pratica
non certo nuova all’ombra dell’olivo perché, solo per far
riferimento agli ultimi 10 anni, è stata una consuetudine con
l’amministrazione Pice, ancora di più con quella Valla e adesso
anche con quella Abbaticchio. Che però presenta la situazione più
grave perché, nonostante le modifiche allo statuto (che ha portato
da 16 a 13 il numero minimo per le prime convocazioni dei Consigli
comunali), non riesce a evitare queste figure poco edificanti.
Ieri
mattina è andato in scena l’ultimo atto di questa commedia.
Dei
25 consiglieri eletti in assise, soltanto 7 (Modugno, Rutigliano,
Intini, Natilla, Farella, Toscano e Damascelli) più il presidente
dell’assise Vito Palmieri, hanno risposto alla prima convocazione di
un che aveva come punti all’ordine del giorno l’ambito di raccolta
ottimale (Aro) e modifiche alla Iuc e all’Imu. Non proprio
quisquiglie.
Anche
per questo, quando il presidente ha proclamato sciolta la seduta
rimandando tutto a domani alle 9, i consiglieri di opposizione hanno
pensato bene di enfatizzare una situazione che si sta facendo
pesante.
Il
primo attacco è arrivato dal piddino Franco Natilla, che ha chiesto
al presidente un resettaggio all’interno della maggioranza «perché
si metta fine a questi comportamenti poco corretti diventati usuali
da un anno a questa parte». L’esponente democratico, poi, ha
gettato ombre sull’Aro Bari 1, che dovrebbe essere composto da 5
Comuni (Corato, Bitonto, Terlizzi, Ruvo, Molfetta), ma in realtà
pare che proprio Molfetta, ultime carte alla mano, avrebbe soltanto
aderito alla Carta dei servizi (uguale per tutti gli Aro) e non a
tutto il resto, venendo così meno ai dispositivi nazionali e poi
regionali. «E questo – ha sottolineato Natilla – mette
anche in discussione i numeri dell’Aro stesso». Lumi,
ovviamente, verranno chiesti a riguardo.
A
stigmatizzare l’atteggiamento della maggioranza ci hanno pensato
anche Christian Farella (Gruppo misto) e Francesco Toscano (Udc) che
hanno parlato di maggioranza che non esiste più e che non sa
rispondere ai problemi della città.
Parole
pesanti sono arrivate anche dal capogruppo di Forza Italia Domenico
Damascelli, che ha invitato Palmieri a riprendere i consiglieri di
maggioranza, gli assessori, il sindaco a un atteggiamento più
responsabile verso l’assise.
«E’
evidente che qualcosa non va – ha
evidenziato l’ex vicesindaco – e
se ci sono problemi la città deve saperli, perchè ci sono
consiglieri non soddisfatti dell’operato dell’amministrazione».
Il
sindaco, però, ha già negato questa ipotesi e dalla maggioranza ci
sono bocche cucite.
In realtà, però, smentite o meno, qualche mal di pancia c’è,
specie sull’operato e sulle scelte di qualche assessore e consigliere
comunale e su alcune questioni in materia di urbanistica.
Critiche sono arrivate anche da Paolo Intini, che ha ricordato come la data di svolgimento del Consiglio è stata decisa dalla stessa maggioranza