“Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad esser gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte” (Matteo 5, 13-14).
A partire da novembre dello scorso anno, la Caritas Bari-Bitonto, con l’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile, ha promosso un percorso di formazione ed animazione di strada rivolto ai ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Il progetto “Come sale della terra” nasce dalla volontà di realizzare un percorso che offre l’opportunità tanto ai giovani animatori quanto ai fruitori di questo progetto, di mettersi in gioco per divenire promotori di un cambiamento all’interno del proprio territorio. I giovani animatori, sono ragazzi provenienti da tutta la diocesi che sono stati informati del progetto tramite le parrocchie di appartenenza, la Pastorale Giovanile Diocesana, il sito dell’Università di Bari e il passaparola generale. I fruitori, invece, sono i minori che vivono in quartieri periferici e spesso dimenticati, coinvolti in attività ludico ricreative al fine di attivare percorsi di prevenzione del disagio e delle devianze.
Il corso di formazione si è articolato in cinque weekend, uno al mese, per un totale di 25 ore con esperti che ci hanno formato su temi come la conoscenza del nostro territorio, le dinamiche che si instaurano in un contesto problematico, l’ascolto, l’accoglienza, il servizio e la conoscenza di tecniche di animazione di strada. Tra i formatori, sia laici che religiosi, Francesco Aprile, il salesiano don Renato Colucci, Antonio Scotti e Marco del progetto Avanzi Popolo 2.0 che ci hanno presentato la piattaforma del foodsharing, gli avvocati Giuseppe Gatti e Amalia Montesano, padre Sergio Sala attivo nei campi rom di Scampia, lo psicologo psicoterapeuta Luigi Russo e quattro esperti di animazione di strada, promotori dell’Officina del Sapere “ExFadda” di San Vito dei Normanni, Roberto Covolo, Vincenzo Colucci, Salvatore Spinelli e Marco Notarnicola.
Al termine di ogni weekend di formazione ci è stato consegnato uno strumento che, insieme agli altri, ha formato il kit dell’animatore di strada: il fischietto, la torcia, il vangelo tascabile e la sacca.
In seguito, noi giovani animatori siamo stati divisi in quattro gruppi, uno per ogni territorio che ha aderito al progetto: Loseto, Carbonara, Fesca-San Girolamo e Bitonto. Nel territorio bitontino, dopo alcune giornate di osservazione, abbiamo ritenuto che il luogo più adatto alla nostra proposta sarebbe stata Piazza Unità d’Italia nella zona ex 167, questa piazza ci ha colpito in maniera particolare perché è un luogo molto grande e pieno di possibilità, ma al tempo stesso poco sfruttato e troppo dispersivo per essere vissuto come luogo di aggregazione.
Impegnati dal mese di Aprile nell’esperienza pratica di animazione di strada, noi giovani animatori provenienti da Bitonto (Anna, Giuseppe, Giuseppe, Nicolas e Nicole), Modugno (Marisella), Palo del Colle (Alessandra), Palese (Erica) e Molfetta (Miriam) abbiamo usufruito dell’appoggio della Parrocchia SS. Sacramento nelle figure di don Antonio Serio e don Antonio Lattanzio che ringraziamo. Un ringraziamento particolare va anche a don Vito Piccinonna e Suor Mariarosaria Imperatore, rispettivamente presidente e vice-presidente della Caritas Bari-Bitonto, e Tonia Antonacci, coordinatrice del progetto “Come sale della terra” per averci dato la possibilità di metterci in gioco e per averci aiutato in ogni necessità.
Sin da subito, grazie a fogli e colori ed un pallone, è stato semplice creare un legame con bambini e ragazzi del quartiere e le loro rispettive famiglie. Man mano, con attività pratiche e presenza costante, abbiamo cercato di veicolare loro l’importanza delle regole nello stare insieme e nel gioco: avere pazienza, rispettare il proprio turno, saper condividere il materiale. Dopo aver notato l’incuranza nei confronti degli spazi verdi all’interno della piazza, abbiamo incentrato le attività sul tema della nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente e della raccolta differenziata, costruendo insieme a loro dei bidoncini decorati per plastica, carta e vetro e in seguito, muniti di guanti, abbiamo raccolto i rifiuti presenti nelle aiuole e li abbiamo divisi insieme nei bidoncini differenziati. Nel corso dell’estate, numerose sono state le attività: dai giochi con l’acqua ai palloncini pieni di farina, dai tornei calcio per i ragazzi più grandi alla realizzazione di bracciali, disegni e messaggi pieni di affetto.
Le famiglie hanno accolto molto positivamente la nostra presenza intrattenendosi spesso con noi e confidandoci le loro preoccupazioni rispetto al territorio e al futuro dei propri figli. L’intento di noi giovani, di metterci in gioco tirando fuori le nostre potenzialità e di dare ai minori la possibilità di sperimentare quelle dinamiche positive che si instaurano nello stare insieme, è stato raggiunto. Essere sale della terra e luce del mondo non significa rivoluzionare un modo di vivere da un giorno all’altro, ma creare occasioni di relazione per offrire un’alternativa alla realtà quotidiana. Speriamo che la nostra presenza costante sia stata la dimostrazione di quanto sia bello spendersi per gli altri, incondizionatamente.
Il progetto “Come Sale della Terra” terminerà Venerdì 29 Settembre alle ore 18 in Piazza Unità d’Italia con una grande festa animata dai giovani con l’aiuto di ragazzi e famiglie del quartiere. Tutta la cittadinanza è invitata.