E – grege bertinotti,
poverino, dopo aver celebrato i
funerali cattolici (anche se sei e sei stato, ognora, un “sereno non credente”,
non hai, mai, potuto fare a meno dell’aspersorio e dell’acqua santa. Infatti ti
sei sposato in chiesa, per fare contenta “mammà”. Senza timore di apparire, tu
comunista, quanto meno in contraddizione
con l’Ateismo Marxista o con l’Ateismo “tout court”, tanto, anche, i tuoi ex
sodali, diciamo di sinistra, della base e del vertice, non hanno mai mancato di
onorare i sacramenti di bergoglio, cioè il battesimo, la cresima e…l’estrema
unzione) del popolo di sinistra, provando e riprovando, ti sei fatto scaldare
d’amore il petto dal “popolo ciellino”.
Insomma, con il “popolo ciellino” hai
trovato, finalmente, quella ”connessione sentimentale”, di cui Parla Gramsci,
che sola permetterebbe all’intellettuale di rappresentare il popolo. Con una
differenza, non di poco momento, che il popolo di sinistra era da te
rappresentato, quando esso era in vita, ora sei tu ad essere rappresentato dal
“popolo ciellino”. Voglio Dire, usando una immagine antropomorfica, che del
popolo di sinistra eri il capo; un capo, “tamen”, che avrebbe dovuto Mettere in
Guardia, come Operò Pasolini, il movimento operaio, anch’esso defunto, a tuo
dire, dall’inseguire i miraggi consumistici, ad esso proposti o, meglio,
imposti dal tubo catodico belusconiano; che avrebbe dovuto Insistere nel
Sollecitare il proletariato ad Inseguire il Traguardo dell’”Egemonia” della sua Classe,
senza corromperLa nel sozzo cantaro degli “inciuci”, dei compromessi
interclassisti; che abbandonò il Marxismo, la Guida Teorica per la
Realizzazione di tutte le Nobili Aspirazioni delle Classi Subalterne, senza la
Quale Esse s’annegano nei marosi dei
revisionismi, ispirati dagli interessi,
mascherati dai trucchi, tatticismi, opportunismi di altre classi, certamente,
antagoniste con la Classe Lavoratrice.
Non fu colpa solo tua, e – grege
bertinotti, ché il cosiddetto “centro democratico”, da Gramsci, metaforicamente,
identificato con l’Icastica Figura del “Principe” Machiavelliano, composto,
finché il pci fu tenuto in vita, da
arroganti individui borghesi o piccolo-borghesi con la puzza al naso dei
presunti migliori, a conti fatti, si mostrò sazio e soddisfatto che nelle
tornate elettorali, politiche, amministrative, risultassero vincitrici le forze
mallevadrici, comunque nomate, comunque giustapposte, della conservazione di
uno stato, sostanzialmente, clerico – fascista, in quanto, in cambio della sua
scarsa energia nel fare opposizione o del silenzio o della desistenza,
ricattandole con il classico “do ut des”, avrebbe potuto nelle piazze farsi
bello, mostrandosi al “suo popolo” arrabbiato per le prevaricazioni del potere
costituito e nei sinedri massonici, invece, compiacente, zuccheroso nei
confronti di “chi può ciò che vuole””, ché sugli scranni, ad esso riservati,
potesse ”manere optime”.
Quindi, secondo il “mos” dei buoni cattolici,
pregavano dio che un giorno indeterminato i partiti di sinistra potessero
occupare, finalmente, la nenniana “stanza dei bottoni”, ma “non subito”; in
fondo, come sant’agostino, che si aspettava da dio il dono della castità e
della sessuale continenza, ma “non subito”.
Così, e – grege bertinotti, c’è chi
ti ha accusato che, anche, “per merito” della tua regia, se da un lato si
prometteva “la lotta alla guerra”, in realtà si votavano “i finanziamenti alle
imprese belliche e l’aumento delle spese militari”. Inoltre, a iosa, “elargizioni
agli industriali: il cuneo fiscale, le esenzioni fiscali”. Non proprio strano a
dirsi, tu imperante, le leggi di berlusconi, al
contrario, rimanevano vigenti; “l’invadenza clericlale” cresceva “a
dismisura” e, ora, viene, con le demagogiche affabulazioni bergogliane, Dico IO, “teorizzata come
strategia anticapitalistica”. Mentre, e – grege bertinotti, del “popolo ciellino”,
di codesta lobby – setta capace di mascherare con la fede le mene, spesso,
illecite del “business”e della politica finalizzata a facilitarlo, assumi la
figura caninomorfica di coda scodinzolante. Non v’è dubbio che don giussani, il
fondatore di “cl” e juliàn carròn, da lui designato a reggerne alla sua morte
le sorti, la navigazione, quando hanno avuto, hanno sentore, “rumors” che
qualche loro ”celeste” (quando Scrivo o Pronuncio o Penso a questo Colore non
posso non AssociarLo all’Aurora con la Quale, quotidianamente, Si Sposa per,
poi, con Essa AdagiarSI nella coltre del Crepuscolo e MI Domando con quale
patetica impudenza formigoni abbia osato aggettivarsi con Esso, considerate la
sillabe cambronnate che i “media” gli hanno fatto, gli fanno piovere addosso)
si fosse, si sia impigliato nelle reti della magistratura per fatti di appalti
irregolari e normali tangenti, “statim” abbiano precisato, precisino che
“cl” sia un movimento ecclesiale
cattolico, “ il cui unico scopo è l’educazione alla fede”.
Sarà, affatto, vero
ciò che essi mentono, però, come si spiega che ”la compagnia delle opere”,
amministrata da inossidabili ciellini, è il contraltare cattolico della laica
confindustria, con ”36mila imprese iscritte, 38 sedi in italia (17 all’estero),
un fatturato complessivo che si aggira sui 70 miliardi di euro e una discreta
sfilza di scandali giudiziari (l’esempio è mio: “la cascina”, società legata a
“cl”, indagata dalla Procura di bari per frode e inadempimento di pubbliche
forniture, truffa aggravata, commercio di sostanze alimentari nocive e turbata
libertà degli incanti)”? A proposito degli scandali, i ciellini,
napoletanamente, direbbero con bronzea “facies”: ”E che c’importa a nui”; romanamente, “Ce ne può fregar de meno, tanto
tutto ci è permesso, dal momento che crediamo nella esistenza di dio”. E –
grege bertinotti , sto scherzando, ma non troppo, ché IO, considerato l’integralismo
religioso materializato in codesti eretici rispetto ai Vangeli, sono Certo che
costoro, sciacquandosi la bocca con l’apodittica asseverazione dell’esistenza di dio, si sentano al riparo da
qualsiasi contestazione, anche giudiziaria, del loro operato non cristallino,
mettiamola così. Mentre, Dostoevskij Faceva dell’Esistenza di Dio una Barriera
irrinunciabile, insormontabile contro le possibili, eticamente, anarcoidi
derive dei senza Dio.”Vae, autem, iis qui appetunt negotia gerendi in sanitate
longobarda” (i miei 25 Lettori tollerino il mio maccaronico Latino)! Ne sa qualcosa il
potentissimo bertone, ex segretario di stato vaticano grazie agli, altrettanto,
potenti ciellini.
Infatti, a bertone venne il “piccio” (il capriccio, la
voglia) di espandere gli interessi vaticani in ambito sanitario (confliggendo
con gli storici interessi in quel settore di “cl”, dalla setta declinati, specie,
in lombardia), mirando all’acquisizione del “San Raffaele”, un ospedale che
vale 450 milioni di euro l’anno di pubblici rimborsi per le prestazioni
sanitarie che eroga. Ovviamente, il ciellino arcivescovo di milano, cardinale
scola, subito corse in soccorso dei suoi ”fratelli”, saldando il suo livore nei
confronti di berdone con i molti cardinali di curia che da bertone erano stati
messi ai margini del “cerchio magico” vaticano. Dopo tanta alzata di scudi
ciellini in difesa delle loro autocratiche
prelazioni lucrose sulla/dalla umana sofferenza, bertone, ora, da
pensionato di lusso, si gode l’attico, ristrutturato, a sua insaputa, con le liberali
donazioni che nel tempo erano pervenute all’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù” di Roma. I capi di “cl”, hanno imparato
da don giussani, il loro maestro, a ingrossare il movimento di migliaia di
giovani, parlando loro di un Cristo, mai, Incontrato, come Lo aveva Incontrato Zaccheo,
il capo pubblicano, che sul sicomoro Salì (Vangelo di Luca, 19,1-10) per
percepirNe lo Sguardo, Scintilla di Liberazione da una vita che non Comprendeva
l’Altro, il Prossimo, ma lo escludeva da Propositi di Amore, di Solidarietà. Basti
pensare alla enorme diffusione, tra gli studenti del Liceo Classico “Berchet”
di milano, che ebbero i giussaniani
discorsi “da scoperta dell’america”, come si dice in gergo per connotare
una verbosità che ha per oggetto l’uomo, senza calarla nella carne e nelle ossa
di quel particolare uomo che percorre, spesso, nella sofferta, ingiusta sociale soggezione, i tempi e le stagioni della Storia. Eccone
alcuni brani esemplari di un discorso
del prete ciellino ad assago su invito, manco a dirlo, della “dc” lombarda: “La
politica, in quanto forma più compiuta di cultura (??? I reiterati punti
interrogativi sono i miei), non può che trattenere come preoccupazione
fondamentale l’uomo…la cosa più interessante è che l’uomo è uno nella realtà
del suo io… Che cosa determina, cioè dà forma a questa unità dell’uomo, dell’io
? E’ quell’elemento dinamico che attraverso le domande, le esigenze
fondamentali in cui si esprime, guida l’espressione personale e sociale
dell’uomo”. Confrontiamo il niente logico e teologico di giussani con un Brano Tratto
dalla “Critica alla filosofia hegeliana del diritto pubblico” di Marx: ”…l’uomo non è un’entità astratta posta fuori del mondo. L’uomo è il mondo dell’uomo,
lo Stato, la società. Questo Stato, questa società producono la religione, una
coscienza capovolta del mondo, poiché essi sono un mondo capovolto… La
religione è la teoria generale di questo mondo, il suo compendio enciclopedico,
la sua logica in forma popolare… il suo universale fondamento di consolazione
di giustificazione…La religione è il sospiro della creatura oppressa, è l’anima
di un mondo senza cuore, di un mondo che è lo spirito di una condizione senza
spirito”.
Invece, e – grege bertinotti, anche tu sei convinto, con i ciellini
di ieri e di oggi (facendo riferimento al Salmo 127: “Nisi Dominus
aedificaverit…”), che tutto sarebbe vano, se il signore non costruisse!
Giovani, quindi, religiosamente, raccolti (religione: dal verbo Latino ”relegere”
che significa “raccogliere”), purché senza occhi, ché la fede nella saga di don
giussani, delle sue glosse interpretative dei “Testi Sacri” (in pratica l’annientamento
dei Contenuti Rivoluzionari di Essi, relativamente al momento storico in cui
furono Elaborati) sia l’unica bussola del loro essere al Mondo. Non è, anche.
questo il modo, il metodo di raccogliere carne da macello dell’ “isis”? Non è
questo il “tutoraggio” per chi non sa camminare da solo ? Giovani plagiati, utilizzati
agli annuali “meeting”di “cl”(arrivati a rimini, spesso, a spese loro),
invitati a pulire i cessi e i locali ove “splende” la grandezza e il potere che
caratterizza la “kermesse” di “cl”; pronti: a recitare a memoria ”i vari mantra
del movimento, per nulla scalfiti dal dubbio; ad ubbidire, ciecamente, alla
volontà di “cl”, il tutto con il sorriso perennemente stampato sulla faccia”.
C’è chi li assomiglia ai terroristi
dell’”isis”, “visto il loro integralismo da fanatici bigotti su temi come
aborto eutanasia unioni civili divorzio”, ecc., ecc., ecc. Ah, dimenticavo che
il “meeting” ciellino, oltre ad essere sponsorizzato da banche, multinazionali
del petrolio, è stato, anche, qualche volta, rifocillato da aziende statali che
producono armi da guerra (tra l’altro, indagate per corruzione internazionale).
Quanto, domenicalmente, s’affanna, invano, il bergoglio da quella finestra
contro coloro che producono giocattoli di morte, se movimenti, benedetti dai
suoi predecessori, per organizzare eventi che nulla hanno da spartire con i
Vangeli, accettano denari da chi collabora con i signori delle guerre.
E – grege
bertinotti, l’umanità che ti ha ridato l’idea di essere tra un “popolo”, una
“comunità”, si completa (come tu hai potuto notare all’ultimo “meeting” di “cl”
in rimini, essendo stato invitato a parlare a gente, non da te invisa, che,
come te, frequenta, assiduamente, i romani salotti) di preti, di cardinali, di
militari, di deputati, di ministri, di
banchieri, di petrolieri, di intellettuali di destra o di sinistra, comunque,
organici all’”enstablishment”, che dall’incontrarsi sperano, poi, di navigare
in un fiume di soldi e non li sfiora, assolutamente, la titubanza che quel
fiume scorra a spese di migliaia di uomini da loro depredati, impoveriti a
causa loro. E- grege bertinotti, il “movimento operaio” è morto, non perché è
morta la sinistra, “sed” perché essa non è mai nata, non solo in italia, nel Mondo. Ci sono state rivoluzioni, ovunque,
in tutti i tempi sul pianeta, cruente e, poi, dopo sofferenze immani, da una
parte e dall’altra delle forze in campo, il deludente ritorno al punto di
partenza con poche superficiali variazioni sul tema della prevaricazione
dell’uomo sull’uomo. Con il punto di partenza, cioè il potere, questa l’unica
novità, gestito da nuovi padroni, sortiti da una classe diversa dall’antica detentrice
di esso, ma insudiciata dal medesimo scenario, contesto, dalla medesima tinozza
riempiti del limo sottoculturale, politico, economico che rendeva “umana”,
“civile” la classe spazzata via dal turbine rivoluzionario. Spartaco mirava ad
abolire la schiavitù, forse? No! Tutta la lotta sua e quella dei suoi “compagni”
si esauriva nella liberarsi dalle catene dei suoi carcerieri e mettere in dura
subalternità coloro che in esse lo stringevano. Dove stava, quindi, la sinistra
di spartaco? E dove stava la sinistra della “resistenza” e dei “resistenti”, la
Salvaguardia dei Diritti Umani, anche ai peggiori criminali riservata, dovuta,
da parte di essi, se l’aurora della liberazione dai nazifascisti fu macchiata
dall’eccidio di dongo, il 28 aprile del ’45 del secolo scorso, dei gerarchi
fascisti di salò senza processo, preceduti dalla fucilazione di mussolini e
della petacci? Ecco il Poeta, Pasolini, come tutti i Poeti, “eterno
indignato…campione della rabbia…intellettuale che osserva con il distacco dello scontento, che Dice: ”Perché
compagni e nemici, /uomini politici…, /la rivoluzione vuole una sola guerra, /quella
dentro lo spirito /che abbandona al passato /le vecchie sanguinanti strade
della terra”.
E – grege bertinotti, gli intellettuali, fatti della tua medesima
pasta, invece di, sentimentalmente, connettersi, dovevano, devono, fermamente,
sconnettersi con i “cipputi”, resi lerci, mostruosi dalla televisione, dai
mezzi di diffusione della sottocultura (letteraria, politica, musicale,
economica, ecc., ecc.), della produzione in serie, anche, delle idee, degli anatemi
e delle minacce, delle bieche apostrofi (“avrebbero dovuto ammazzarLo prima Pasolini”,
sentivo grugnire dai sinistri operai dell’ ”ilva” di lovere, in provincia di
bergamo, la cittadina ove insegnavo nel ’74 del secolo scorso), del fanatismo
per i falsi, osceni, volgari mitizzati personaggi, interpreti dei violenti
spettacoli calcistici e della musica ”pop”, che riempiono gli interminati spazi
degli stadi di turbe di osannanti al nulla, al brutto, non raramente, drogati,
in ogni caso non rampolli degli agnelli, se mai da costoro
utilizzati per avere, nel presente e nel futuro, tra le balle masse di “fuori
di testa”, inconsapevoli responsabili dello “status quo”, preferibili a Stuoli
di Cittadini Raziocinanti.
Tu, e – grege bertinotti, e le tue congreghe da
salotto sinistroidi con quanta Determinazione, Passione, Convinzione vi siete
Prodigati per Estirpare nei “cipputi”
l’odio, in loro indotto, da fonti “pedagogiche”
le più varie, innumeri, complesse per tutto ciò che è Diverso, per tutto ciò
che non rientra nella norma (che è un miserabile concetto statistico, non una
Razionale Regola Etica) e che, quindi, turba l’ordine borghese.
Le Espressioni della Diversità sono tutte
Enucleabili nella Diversità della Poesia e dei Poeti. Avete, mai, Reso Consapevoli
i “cipputi” che la Qualità dell’Uomo Dipende dalla Pienezza dell’Incontro con
la Bellezza, con tutte le Epifanie di Essa, Esperienza, fondamentalmente,
d’Amore, dalla quale Nasce, Cresce, l’Idea del Divino, Esista o non Esista un
Dio, ma che è Fede in Qualcosa che Ci Fa Trascendere dalla nostra Fralezza,
Precarietà; che Segna la nostra Carne e la Eleva alla Grande Architettura
dell’Infinito.