L’affaire
Devanna approda anche in Parlamento.
Ieri, infatti, l’onorevole bitontino Francesco Cariello (M5s) ha interrogato
il Ministro dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo per fare chiarezza sul mancato esercizio del
diritto di prelazione e sul futuro della Galleria.
“La Galleria Nazionale della Puglia
“Girolamo e Rosaria Devanna” comprende una cospicua serie di opere di
interesse culturale nazionale – si legge nell’interrogazione -. La Galleria ha
sede nel Palazzo Sylos-Calò, sito nel comune di Bitonto. Il palazzo, già
nell’Elenco degli Edifici Monumentali d’Italia del 1902 ad opera dell’allora
Ministero della Pubblica Istruzione è stato acquisito dal MIBAC, a meno di
alcuni locali siti al livello della strada appartenenti a privati. Tale
acquisizione permise nel 2009 l’inaugurazione della Galleria dedicata a
Girolamo e Rosaria Devanna, i due generosi donatori della favolosa quadreria
comprendente 229 tele e 108 disegni.
Il prof. Devanna, collezionista ed esperto
d’arte, ha di recente tenuto una conferenza stampa, in cui denunciava il
mancato esercizio del diritto di prelazione da parte delle istituzioni
pubbliche nell’atto di vendita tra privati dei locali adiacenti il Palazzo
Sylos-Calò avvenuto lo scorso settembre 2016.
Nell’immediato la comunità locale riscontra
una reticenza a proseguire nelle donazioni da parte dei mecenati che
maggiormente hanno alimentato la Galleria. Inoltre, visto che attualmente sono
ben ottantaquattro le opere rimaste in deposito, è emerso che gli stessi
collezionisti possano ritirare le opere, atteso che gli accordi di cessione dei
beni prevedono il vincolo dell’esposizione al pubblico.
Durante la medesima conferenza stampa, il
prof. Nicola Pice, già sindaco del Comune di Bitonto, è intervenuto mostrando
una nota del MIBACT del 29.09.2016, in cui si evince l’invito del ministero a
valutare la possibilità di esercitare il diritto di prelazione inviato a tutti
gli enti interessati. Nella stessa occasione viene citato un accantonamento del
ministero (pari a trecentomila euro) al tempo della istituzione della Galleria,
che sarebbe stato utilizzato per l’acquisto dei locali annessi al palazzo in
caso di vendita futura.
Il Segretariato regionale del MIBACT per la
Puglia ha precisato in una nota successiva che «ha compiuto tutti gli atti
previsti per legge ed in particolare ha trasmesso la comunicazione agli enti territoriali
interessati per l’eventuale esercizio del diritto di prelazione sui predetti
locali oggetto degli articoli citati». I1 segretario regionale ha precisato
inoltre, che non risulta alcun “finanziamento accantonato da oltre 10 anni per l’acquisto
dei suddetti locali” e ricorda di aver esercitato, nel 2014, “il diritto di
prelazione su sei locali del Palazzo Sylos-Calò, sede della Galleria, al fine
di consentire l’ampliamento della fruizione della collezione Devanna”.
Il Comune di Bitonto, la Città
Metropolitana di Bari, la Regione Puglia ed il segretariato regionale del
MIBACT, pur informati della vendita tra privati dei locali annessi al palazzo
non hanno esercitato il diritto di prelazione sull’acquisto di questi ambienti,
lasciando che fossero acquistati da privati che, secondo le dichiarazioni del
prof. Devanna, “li adibiranno a negozio di moda”. Tale disinteresse mostrato
dalle pubbliche istituzioni rischia oggi di mettere in serio pericolo il futuro
del polo museale. A fronte di questi avvenimenti l’amministrazione comunale, in
una conferenza stampa tenuta dal sindaco Michele Abbaticchio e dall’assessore
Rino Mangini, ha comunicato che la famiglia del collezionista d’arte e
l’Amministrazione Comunale hanno mostrato interesse a stringere accordi
direttamente con gli acquirenti privati dei locali in questione. Stando alle
dichiarazioni dell’amministrazione comunale, i due locali verranno
ristrutturati e messi a disposizione dai titolari per attività coerenti con quelle
della Galleria Nazionale”.
Il grillino dunque domanda “se il Ministro
interrogato fosse a conoscenza dei sopra citati accadimenti, sui quali è
necessario fare chiarezza, confermando il programma di sviluppo e conservazione
della Galleria nazionale della Puglia ipotizzato dall’amministrazione locale;
se esistono fondi stanziati per l’acquisto dei locali ed il completamento della
struttura adibita a polo museale”.