Il Coordinatore Territoriale dell’organizzazione sindacale che tutela i dipendenti dell’Asp “Maria Cristina di Savoia”, Michele Giuliano, scrive al presidente della Giunta Regionale Puglia, Michele Emiliano, e al suo vice Antonio Nunziante, al Sindaco del Comune di Bitonto, Michele Abbaticchio, e al Presidente del Maria Cristina di Savoia Bitonto, il Prof. Vito Masciale. Non sono buone nuove quelle che il sindacalista comunica alle su elencate istituzioni. Ma forse ce lo si doveva aspettare. Il futuro è plumbeo su una struttura storica della nostra città. Leggiamo. “Oggi (ieri per chi legge, ndr), contemporaneamente, abbiamo ricevuto la nota del Prof. MASCIALE, che, nella sua qualità di Presidente dell’ASP di Bitonto, chiede un incontro prima di procedere alla liquidazione dell’Ente, in quanto ha esaurito ogni possibilità di gestione. È l’ennesima richiesta d’aiuto dove si legge, senza alcuna minaccia o ricatto, la necessità di liquidare l’Ente laddove la Regione o i Comuni interessati non intervengano economicamente a coprire i debiti maturati sia nei confronti dei fornitori e sia nei confronti dei dipendenti. Che l’Ente sia in queste condizioni lo sappiamo tutti da almeno un decennio ed è a voi tutti noto, in quanto più volte denunziato dalla FLP. Anzi, senza vantarsi di essere stati dei maghi, l’avevamo previsto da tempo, dal momento che l’emanazione della Legge regionale di costituzione delle ASP non ha azzerato le debitorie delle IPAB. In aggiunta, tutte una serie di nomine di amministratori incompetenti e poco manageriali, di natura politiche e di scarso valore, hanno aggravato le gestioni dell’ex IPAB e messo in mezzo ad una strada i lavoratori. Come Organizzazione sindacale abbiamo prodotto numerose richieste, intrapreso numerosi ed infruttuosi incontri ad ogni livello politico e istituzionale e anche scioperi senza essere stati presi sul serio. L’unico evento di una certa rilevante (si fa per dire) è stato una ispezione contabile da parte della Regione Puglia che ha sancito la regolarità contabile (sic!) e ideato progetti sociali per il rilancio dell’Ente. È inutile dire che tutto è naufragato miseramente in quanto la cura, alla fine, è risultata peggiore della malattia. Certo il mancato controllo della Corte dei Conti e l’indifferenza dell’Autorità Giudiziaria sull’ASP, vi ha notevolmente agevolato, così come ha agevolato chi ha maldestramente gestito il M.C. di Savoia. La politica e gli Amministratori regionali e comunali, sono rimasti del tutto indifferenti anche quando vi abbiamo denunziato che il personale era tenuto in ostaggio e in stato di schiavitù in quanto obbligato a lavorare senza essere retribuiti, minacciati anche di denunzia per abbandono di minori e incapaci laddove avessero scioperato. Eppure, senza scoprire l’uovo di colombo, come O.S. abbiamo fatto proposte, che, evidentemente, sono rimaste lettera morta per una volontà politica regionale di non risolvere alcun problema. Certo è difficile capire, per chi ha una retribuzioni di oltre 10 mila euro mensile per governare i propri cittadini, le difficoltà dei loro amministrati che, mediamente, hanno una retribuzione media di circa mille euro quando vengono retribuiti. Le maggiori responsabilità non sono di questa presidenza regionale ma delle ultime due che non si sono degnate nemmeno di incontrare le forze sociali e politiche che ponevano le problematiche. (solo per cronaca, la scrivente per essere ricevuta dall’allora Assessore al Welfare ha dovuto inviargli una lettera piena di improperi e ricevuta dal Dirigente regionale del settore, si è sentita dire che l’Assessore era offeso per il tono usato. Di tanta offesa, ce ne siamo fatta una ragione) Ma in quanto a indifferenza anche questa giunta regionale non è stata da meno. Rivangare il passato non serve alla risoluzione del problema però vi chiediamo: che vogliamo fare? È possibile che la Regione Puglia non si assuma le proprie responsabilità? Dobbiamo cancellare una benemerita istituzione locale? I dipendenti che fine faranno? Appoggiamo e sponsorizziamo la richiesta del Prof. MASCIALE di un incontro che dovrà avere la risoluzione definitiva del peso debitorio dell’ASP M.C. di Savoia più che da sterili idee di progetti e indirizzi manageriali, e, soprattutto la definitiva risoluzione delle problematiche occupazionali”.