Continua il botta e
risposta a distanza tra il consigliere comunale del Partito Democratico, Franco
Natilla, ed il sindaco Michele Abbaticchio sulla querelle dell’assegnazione
della gestione della biblioteca comunale all’Istituto Luigi Sturzo di Roma e
all’ex brigatista Fabrizio Melorio.
Di seguito
riportiamo integralmente il nuovo affondo del consigliere democratico al primo
cittadino.
Con un assordante
assenza di rumore, sul suo profilo Facebook, il Sindaco Michele Abbaticchio
cerca di girare attorno al macigno aiutandosi con farneticazioni degne del
miglior colpo di sole, tentando di spostare il tiro su argomenti che nulla
hanno a che vedere con lo stato dei luoghi.
E lo stato dei luoghi non è costituito dal
tirare in ballo “nonni” e addirittura statisti come Aldo Moro che con “i nonni”
nulla ha a che fare.
Se poi volessi per
un attimo tirare in ballo “i nostri
nonni” mi toccherebbe sottolineare quanto siamo fieri de “i nostri” che hanno
subito l’onta dell’olio di ricino e delle angherie fasciste per regalarci un’Italia
libera e democratica.
Lo stato dell’arte
è diverso.
Una città che
subisce l’assassinio di un suo figlio, Michele Tatulli, dalle Brigate Rosse,
non può e non deve ospitare donne e uomini già militanti in simili
organizzazioni, né tanto meno può e deve affidare loro progetti per strutture
appartenenti alla “collettività” e ai giovani in via di formazione. Altrimenti
si manipola la storia a seconda delle convenienze dei singoli, generando solo
confusione. E la confusione non va d’accordo con la storia.
Il mio vuole essere
ed è un ragionamento critico nel senso della opportunità etica e moraleche imponeva e impone scelte più oculate e l’allontanamento dalla nostra città
di una “certa cultura” costata anni di sacrifici e vittime delle forze
dell’ordine e non, vedi Moro, per debellarla e sconfiggerla.
Altrimenti non
avrebbe senso la targa affissa nell’atrio del Comune, né tanto meno il cippo
installato recentemente in Piazza Caduti del Terrorismo, né la stessa targa che
titola la Piazza. Né tanto meno
avrebbero senso le manifestazioni a ricordo di Falcone e Borsellino per tenere
anche alta la guardia nei confronti della mafia o il dedicare opere come il
Centro Polifunzionale Sportivo allo stesso Borsellino.
E sempre per motivi
di opportunità etica e morale, nonché di dovuta trasparenza, nasce e pongo
una precisa domanda.
Quali
le procedure di individuazione e selezione, operate dal privato
per produrre “ricaduta economica e occupazione”?
Senza alcuna goccia
di clientelismo?
Viene usato il
cilindro del mago con il suo coniglio?