Immagine

WEB PROJECT MANAGER
Alessandro Intini

sabato, 10 Maggio, 2025
No Result
View All Result
Immagine

DIRETTORE DA BITONTO
Mario Sicolo

DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
No Result
View All Result
DaBitonto.com
No Result
View All Result

Home » “Intitoliamo una strada alle sorelle Serafina e Teresa Saracino, martiri del lavoro”

“Intitoliamo una strada alle sorelle Serafina e Teresa Saracino, martiri del lavoro”

La proposta arriva dall'avv. Laura Fano, redattrice della testata www.ilsudest.it e nostra collaboratrice

Lucia Maggio by Lucia Maggio
10 Giugno 2015
in Cronaca
“Intitoliamo una strada alle sorelle Serafina e Teresa Saracino, martiri del lavoro”
Condividi con FacebookCondividi con WhatsappCondividi via Email

Dall’avv. Laura Fano, redattrice della testata www.ilsudest.it e nostra collaboratrice, riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera indirizzata al sindaco Michele Abbaticchio.

Egr. Sig. Sindaco,

come è a Lei noto, in data 16
Maggio  2014 la scrivente, anche quale
scrittrice e redattrice della testata “
www.ilsudest.it”,
ebbe ad invitare nella nostra Città la scrittrice Ester Rizzo
 a
presentare, presso la “Sala degli Specchi” del Palazzo di Città, il libro Camicette Bianche Oltre l’8 marzo, pubblicato da
Navarra Editore. Un testo che ci pone davanti allo scottante quanto mai attuale
problema della sicurezza sul posto di lavoro e dei diritti dei lavoratori,
nonché ci porta a riflettere sulla migrazione e la condizione delle donne di
ieri e di oggi.

Un saggio che
restituisce una memoria individuale e scrupolosa alle lavoratrici morte nel
tragico incendio della Triangle Triangle
Shirtwaist Company di
New
York, il25
marzo
1911, una fabbrica di camicette alla moda, nella quale morirono 146
persone di cui 126 donne, e ben 38 italiane tra cui le sorelle Serafina e
Teresa Saracino, nostre concittadine.

Vite che per decine e
decine di anni sono rimaste nell’oblio, alcune addirittura non identificate e
riunite in un unico monumento funebre: un bassorilievo raffigurante una donna
inginocchiata con il capo chino.

 Il rogo è tra i
tragici avvenimenti che si commemorano per la giornata internazionale della
donna. Un
ricordo collettivo che annulla l’identità di ciascuna.

Serafina e Teresa Saracino erano sorelle, originarie di Bitonto, in provincia di Bari. 

I genitori si chiamavano Vincenzo e Raffaella. Serafina emigrò nel 1909 a New
York e si fece subito
chiamare Sara.
Teresa era nata il 13 giugno 1883 e anche lei cambiò il
suo nome in Tessie.

Lavoravano insieme come operatrici di macchina, quindi in tutti e tre i piani dell’Asch Building. Sono morte per le gravi ustioni e per asfissia, anche se erano riuscite a
guadagnare una via di fuga. 

Fu
il padre Vincenzo,
malato di tubercolosi,
che le identificò. Subito dopo la loro morte, i genitori e un fratello disoccupato di ventidue anni, si
trasferirono a Brooklyn in casa di un’altra figlia sposata.
Madre e padre
volevano ritornare in Italia ma le condizioni di salute di Vincenzo si
aggravarono e, infatti,
dopo otto mesi morì.

 

A questi sfortunati genitori furono dati mille
dollari di risarcimento.

Doppi soldi per doppio dolore. Sono sepolte insieme al
padre al Calvary Cemetery.

Per
ridare dignità alle vittime del rogo e andare “oltre l’8 marzo”, il Gruppo Toponomastica Femminile con l’autrice Ester Rizzo e l’editore
Navarra
, ha lanciato un appello
rivolto a tutte le amministrazioni comunali
 italiane che hanno dato loro i natali
affinché ricordino le storie di queste donne attraverso l’intitolazione di una piazza, una via,
un giardino
 o altro luogo di
pubblico interesse. Per restituire loro non una memoria indistinta e generica,
ma un ricordo tangibile, che abbia la qualità di essere personale e nominale,
per riconsegnare alle donne il posto che meritano nella storia del nostro
Paese.

Quella della Triangle Triangle
Shirtwaist Company è una delle tantissime tragedie che nel corso dei secoli si sono purtroppo ripetute a discapito della componente più debole del genere
umano: i poveri.

Comune a tutte le donne di quella
fabbrica, per lo più emigrate, che
produceva le famose ‘camicette
bianche’, è l’indomito coraggio che le ha portate, prima, ad affrontare un viaggio della speranza in condizioni di estrema sopravvivenza e, poi, per ottenere un’autosufficienza
economica, a pagare il costoso prezzo della loro stessa esistenza a causa della noncuranza
di persone che non avevano il diritto di appropriarsene. Argomento questo di grande attualità.

 

Dopo un viaggio coraggioso e pieno di incognite, giovani, e a
volte giovanissime come Teresa Saracino, cercarono l’indipendenza economica, dando inizio a una nuova vita in un
nuovo mondo che, anche se
ostile, prometteva loro di
affrancarsi
dal bisogno e garantiva la
libertà.

Costrette  a  operare 
in  un  contesto
 difficile  e  spesso  umiliante,  le  lavoratrici
 del Triangle furono mandate al rogo dall’incuria, dalla
superficialità, dall’avidità e
dalla
cupidigia umana.

Recuperare 
il  loro  ricordo  nei
 luoghi  che
 le
 hanno  viste
 nascere  e  in  cui
 hanno trascorso la loro adolescenza e la prima giovinezza significa tramandare
alle nuove generazioni che il lavoro è fatica e sacrificio, ma soprattutto che nessuna ricchezza è
lecita quando viene costruita calpestando la dignità di altri individui.

 

La storia delle operaie perite nell’incendio della Triangle Shirtwaist Company merita di essere
ricordata nell’individualità di ciascuna delle vittime.

Il cammino verso la parità ha bisogno di essere condiviso nei suoi aspetti simbolici, che plasmano l’immaginario collettivo in modo irrazionale e persistente: riconoscerne i segni aiuta
a sovrapporre un apparato giuridico efficace
a un comportamento adeguato e
consapevole.

 

La toponomastica è un rilevatore sociale.
Le città pullulano di regnanti e
politici, pensatori e
scienziati, scrittori e artisti scolpiti
nel marmo, fusi nel bronzo, incisi nelle
targhe stradali: a far loro compagnia, un esiguo
numero di donne, in
particolare nella nostra città, in gran parte sante e religiose, cerca faticosamente di spezzare la monotona sequenza di corpi
femminili imprigionati negli stereotipi
pubblicitari.

 

Con l’inserimento dei nomi delle
sorelle Saracino nell’odonomastica locale, il Comune di
Bitonto, da cui partirono,
renderà onore non solo alle
due sventurate ragazze, ma a tutti quei milioni di
migranti spinti ad abbandonare la propria terra per bisogno.

Per tale motivo, la scrivente, nel
farsi portavoce dell’istanza avanzata dall’autrice e nel condividere appieno la
stessa,  è a richiedere al Comune di
Bitonto, di scrivere il nome delle sorelle Serafina e Teresa Saracino sulle mura cittadine, a memoria e a monito: intitolare una strada, una piazza, un giardino, per restituire luce al coraggio e alla dignità lavorativa non solo delle nostre concittadine, ma
anche  di tutte le donne e gli uomini, di ieri e di oggi, che si sono avventurati per mare e per terra, migrando in terre
straniere, per aver
‘osato’ di voler
vivere una vita degna
di essere
vissuta, perché credere in un futuro diverso è un atto  intriso di coraggio, per migliaia di persone che
hanno sperato, e
sperano ancora oggi, di uscire dal circolo vizioso della povertà e della fame.

Nel confidare che questa mia
istanza, incontri la sensibilità dell’amministrazione comunale e  venga accolta positivamente, porgo

Un cordiale saluto.

                                                                  
Avv. Laura Fano

 

Tags: bitontodabitontonew yorksaracino
Articolo Precedente

Il Liceo Scientifico “Galilei” blocca gli scrutini in segno di protesta contro la Riforma

Prossimo Articolo

Mamme over 35

Related Posts

Impianto fotovoltaico in località “Pozzo delle Grue”. I chiarimenti dell’amministrazione
Comunicato Stampa

Impianto fotovoltaico in località “Pozzo delle Grue”. I chiarimenti dell’amministrazione

10 Maggio 2025
Battiti on the road 2025 a Bitonto. Stabilite le misure per il traffico, la sicurezza e l’ordine pubblico
Comunicato Stampa

Battiti on the road 2025 a Bitonto. Stabilite le misure per il traffico, la sicurezza e l’ordine pubblico

10 Maggio 2025
consiglio comunale
Comunicato Stampa

Il Consiglio comunale torna a riunirsi nella mattinata di lunedì

10 Maggio 2025
Liberi: “Elezioni regionali alle porte, lo sfascio di ambiente e sanità è sotto gli occhi di tutti”
Cronaca

Liberi: “Elezioni regionali alle porte, lo sfascio di ambiente e sanità è sotto gli occhi di tutti”

10 Maggio 2025
Allerta meteo gialla per rischio idrogeologico dalle ore 12
Comunicato Stampa

Oggi allerta meteo gialla per rischio idrogeologico e temporali in tutta la Puglia sino alla mezzanotte

9 Maggio 2025
croce rossa
Comunicato Stampa

Cerimonia celebrativa a Palazzo di Città per l’annuale Giornata internazionale della Croce Rossa

9 Maggio 2025
Prossimo Articolo
Mamme over 35

Mamme over 35

Notizie dall'Area Metropolitana

giovani ciclisti
Comunicato Stampa

Grande successo per la 3ª Giornata Azzurra dedicata ai giovani ciclisti

by La Redazione
7 Maggio 2025

Un'altra domenica di entusiasmo e passione per la 3ª Giornata Azzurra, nuovo grande appuntamento per i giovani ciclisti. I talenti...

Leggi l'articoloDetails
riuso

Sanb presenta la Festa del Riuso. Domani la prima giornata nel centro raccolta di Ruvo

26 Aprile 2025
campioni regionali

2º XC Colle San Pietro, Vittorio Carrer (Team Eracle) e Ilenia Fulgido (Team Valnoce) campioni regionali

16 Aprile 2025
“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

9 Aprile 2025
mario cipollini

Mario Cipollini in Puglia, testimonial d’eccezione del nostro ciclismo

8 Aprile 2025

Rubriche

“Bitontino dell’anno” 9/12 – Musica e tradizioni tra le mani di Michele Ardino
Il bitontino dell'anno

“Bitontino dell’anno” 9/12 – Musica e tradizioni tra le mani di Michele Ardino

by Viviana Minervini
10 Maggio 2025

Da inizio anno è partita la rubrica del giornale daBitonto “Bitontino/a dell’anno”. Il profilo segnalato alla pagina facebook della testata...

9 Agosto 378 L’evento che decretò la fine di un Impero

9 Agosto 378 L’evento che decretò la fine di un Impero

9 Maggio 2025

Mensile Online

DaBitonto.com

Privacy Policy Cookie Policy

Follow Us

  • Il Progetto
  • Redazione
  • La tua pubblicità
  • Contatta la redazione

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3