“Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini” è la celebre frase del teologo Dietrich Bonhoeffer che prova a farsi largo ai giorni nostri per tutelare i minori.
E come spesso accade ci servono ricorrenza, settimane dedicate, giornate speciali nazionali o internazionali, per ricordarci quanto sia speciale un essere umano, quanto sia importante la ricerca, quanto amore bisognerebbe donare al prossimo.
Questa è stata la settimana dedicata all’infanzia, ai diritti dei bambini, ma speriamo – soprattutto – a ricordare quali doveri toccano agli adulti che dovrebbero tutelarli.
Ieri se n’è parlato in un interessante convegno “Infanzie: storie di infanzia” con autorevoli relatori.
I minori stranieri. «Lo Stato dovrebbe investire in maniera più efficace sui minori stranieri che arrivano in Italia – ha aperto Ludovico Abbaticchio, garante regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza -. Arrivano mentendo sulla loro età: i bambini che si dichiaravano minorenni e le ragazze che facevano esattamente il contrario perché pensavano che, in questo modo, avrebbero trovato lavoro sulle vie della prostituzione. Il fenomeno esiste se c’è chi sfrutta questa attività orribile».
E ricorda come «ci sono i tutori per i minori che, però, non sono minimamente tutelati. Occorre per questo educare il Paese a lavorare con i ragazzi per creare percorsi legislativi importanti».
«Contiamo circa 3000 morti nel Mediterraneo e molti di questi sono bambini – ha affermato con grande tristezza Francesco Muciaccia, referente territoriale per Save the Children -. Spesso veniamo attaccati in maniera disdicevole solo perché salviamo vite umane».
Il minore nella struttura scolastica. «L’infrastruttura scolastica è diventata un luogo rigido, con la stessa costruzione formativa che avevamo anni fa. Occorre far transitare la conoscenza anche nella competenza e accettare che siamo tutti ugualmente diversi nell’apprendimento e nelle scelte disciplinari che ci vengono fornite» , ha affermato Anna Cammaleri, dirigente Miur – Ufficio scolastico regionale.
Il minore e la funzione dei tribunali. «È importante che il minore sia ascoltato, accompagnato a capire ciò che gli accade a guardare le proprie ferite invisibili – ha dichiarato Cristina Baldi, giudice della circoscrizione Bitonto – Palo del Colle del Tribunale per i minorenni di Bari -. Un bambino che vive situazioni traumatiche, molto probabilmente avrà degli adulti che vivono in una condizione di malessere e molto spesso non sa a chi raccontare il suo disagio e se ci riesce, diventa un eroe. Il messaggio che vi lascio è che se conoscete situazioni che riguardano minori dovete segnalarle: dobbiamo intervenire anche quando le urla si sentono dall’altro lato delle pareti di casa, bisogna donare una strada felice a chi piange di dolore». E poi specifica: «Non sempre le cause sono quelle di maltrattamenti famigliari, che si potrebbero tradurre in allontanamenti dal contesto, ma anche per incapacità educativa: in questo caso i genitori vengono aiutati nel loro percorso».
I minori e la Asl. «I pediatri stanno lavorando tanto affinché la salute dei bambini venga tutelata tanto che si sta tentando di mettere su una guardia medica pediatrica h24, soprattutto nel fine settimana ed in caso di irreperibilità – ha annunciato Franco Scauro, direttore del Distretto Socio Sanitario/3 della Asl di Bari -. I bambini migranti, ultimamente, stanno arrivando in numero maggiore e seppur disattendendo alle norme, si cerca sempre di dare tutte le cure necessarie. Anche con il Piano di Zona si sta cercando sempre più di dare una parte importante di fondi ai bambini, facendo sì che la famiglia sia al centro dell’attenzione: bisogna investire sul nostro futuro, quindi sui nostri bambini facendoli crescere in armonia».
I minori, i ragazzi, il futuro. Ai ragazzi presenti nell’auditorium “Degennaro” della Fondazione Santi Medici un ultimo messaggio giunge da Silvana Calaprice, vicepresidente nazionale Unicef: «Fatevi sentire, smettetela di fare solo gli studenti. Abbiamo bisogno della vostra voce, una voce che chiede, pretende, qualcosa di più per un futuro migliore».