Immagine

WEB PROJECT MANAGER
Alessandro Intini

sabato, 10 Maggio, 2025
No Result
View All Result
Immagine

DIRETTORE DA BITONTO
Mario Sicolo

DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
No Result
View All Result
DaBitonto.com
No Result
View All Result

Home » In tre anni l’Italia ha pagato 98 Milioni di Euro alla CEDU

In tre anni l’Italia ha pagato 98 Milioni di Euro alla CEDU

Le sentenze di condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

La Redazione by La Redazione
13 Febbraio 2018
in Cronaca
In tre anni l’Italia ha pagato 98 Milioni di Euro alla CEDU
Condividi con FacebookCondividi con WhatsappCondividi via Email

Qualche giorno fa, il 26 gennaio 2018, a Strasburgo, in Francia, presso la sede della CEDU (Corte Europea dei diritti dell’Uomo) si è svolta la cerimonia d’avvio (https://vodmanager.coe.int/cedh/webcast/cedh/2018-01-26-2/lang) delle attività giudiziarie del Tribunale per l’anno 2018.
Ogni anno, sono presentati sia ricorsi individuali che contenziosi collettivi, tesi ad accertare violazioni di diritti universali o di garanzie, commessi dagli Stati verso ogni persona fisica, organizzazione non governativa o privati che, per il risiedere in uno dei 47 Stati Europei aderenti alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, possono beneficiarne appunto della tutela giuridica, garantita da questo tribunale internazionale.
La Corte è stata istituita come organo giuridico, al fine di assicurare l’assolvimento degli impegni assunti dai contraenti firmatari della “Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali” (http://www.echr.coe.int/Documents/Convention_ITA.pdf) e dei relativi Protocolli.
A seguito dell’esaurimento dell’iter giurisdizionale interno, opportunamente avviato nello Stato, a cui si contesta la violazione di un diritto fondamentale, il passo successivo è la presentazione del ricorso presso la CEDU.
Questo organo può condannare lo Stato a pagare un indennizzo in denaro a favore della vittima, che ha subito la violazione di un diritto o di una garanzia, tutelati dalla Convenzione.
I reati commessi sono contravvenzioni ai diritti sanciti dagli articoli della Convenzione. A titolo di esempio, si annoverano in questa sede alcuni diritti ivi riconosciuti e tutelati: dal diritto alla vita, al diritto alla libertà e alla sicurezza, al diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione fino al diritto della libertà di espressione e ai diritti in carcere.
Dalla Relazione al Parlamento italiano (http://presidenza.governo.it/CONTENZIOSO/contenzioso_europeo/relazione_annuale/RELAZIONE_2016.pdf), per l’anno 2016, in merito all’”Esecuzione delle pronunce della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nei confronti dello Stato italiano”, presentata dalla Corte Europea allo Stato italiano il primo settembre 2017, come anche dalle relazioni degli anni precedenti, si evince che: nel 2014 lo Stato italiano ha pagato indennizzi per un totale di 5 Milioni di Euro; nel 2015 l’Italia ha sostenuto esborsi pari a 77 Milioni di Euro; nel 2016 invece ha risarcito le vittime lese nei diritti fondamentali dell’uomo, per un totale di 16 Milioni di Euro.
Il decremento di esborso dal 2015 al 2016, che registra una riduzione dai 77 Milioni di Euro ai 16 Milioni di Euro, ad esempio si giustifica, come argomentato dall’avvocato e professoressa di diritto internazionale Marina Castellaneta (#marinacastellaneta) durante un convegno del 21 novembre scorso (https://www.unifg.it/eventi/la-liberta-di-stampa-profili-di-diritto-internazionale-pubblico-e-privato) solo nei termini di una strategia  di contrattazione amichevole che lo Stato Italiano ha adottato con le vittime lese, per evitare le sentenze di condanna della Corte Europea, per alcuni ricorsi in realtà già depositati presso la CEDU, ma ritirati dai titolari delle istanze in virtù degli accordi amichevoli summenzionati. E’ il caso dei ricorrenti per il G8 e delle sentenze di condanna dell’Italia da parte della Corte Europea per reati di tortura, a carico dell’Italia, a decorrere da giugno scorso e da ottobre scorso. Ben 48 italiani avevano fatto ricorso alla CEDU per gli atti commessi dalle forze dell’Ordine a Bolzaneto nel 2001 durante il G8, dalla cui ferocia ne erano risultate vittime e ferite ben 300 persone, in realtà. La Corte Europea ha condannato tali azioni come torture e ha anche condannato lo Stato Italiano per inefficacia nello svolgimento delle indagini da parte degli inquirenti, oltre che per alcuni fatti di tortura avvenuti nel carcere di Asti nel 2004 ad opera di agenti della Polizia Penitenziaria (https://hudoc.echr.coe.int/eng-press#{“itemid”:[“003-5056783-6219425, documento .pdf, scaricabile cliccando su “here”, dopo aver acceduto alla pagina web, di cui all’indirizzo).
Quindi, nonostante la riduzione degli esborsi ai 16 Milioni di Euro per il 2016, l’Italia deve migliorare sia nel livello che nella qualità di adeguamento alle Norme Europee della “Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali” .
Le sentenze della Corte Europea e l’articolo 10 della Convenzione, afferente “la libertà di espressione”, hanno un rango sub-costituzionale, come stabilito dalla Corte Costituzionale Italiana, con le sentenze n. 348 e 349 del 2007 (https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2007&numero=348, https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2007&numero=349 ).
In altre parole, i giudici italiani dovrebbero interpretare le norme interne, tenendo conto della Convenzione Europea. E, quando ciò non è possibile, occorre sollevare la questione di costituzionalità appunto alla Corte Costituzionale che, in seconda battuta, deve dichiarare incostituzionale la legge interna condannata.
Inoltre, è opportuno specificare in questa sede che la Corte dichiara che tutta la sua attività giurisdizionale contempla le norme della Convenzione e tiene conto dell’evoluzione della società ovviamente.
Quindi, è fatto obbligo conoscere e applicare tutta la giurisprudenza relativa alla Convenzione e alla Corte, da parte degli operatori giuridici nazionali.
A titolo di promemoria per i lettori, si rammenta che da Strasburgo si attendono ancora le sentenze sul caso Berlusconi (appellatosi al tribunale internazionale per la sua incandidabilità elettorale per frode fiscale a cui è stato condannato dalla legge Severino n. 190/2012, http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2012/11/13/012G0213/sg); sul caso Sallusti (per la previsione della misura carceraria per i giornalisti che compiono il reato di diffamazione); sul caso Ilva (per i reati all’ambiente e alla vita e alla salute di 182 cittadini) e sul caso Amanda Knox (per aver dichiarato di aver subito maltrattamenti durante gli interrogatori da parte degli inquirenti italiani).

 

Tags: #cedu#convenzioneeuropeadeidirittidell’uomo#g8#sallustiberlusconiilva
Articolo Precedente

Nomofobia e Vamping

Prossimo Articolo

Liberi e Uguali. Domani Massimo D’Alema in città per aprire la campagna elettorale

Related Posts

Impianto fotovoltaico in località “Pozzo delle Grue”. I chiarimenti dell’amministrazione
Comunicato Stampa

Impianto fotovoltaico in località “Pozzo delle Grue”. I chiarimenti dell’amministrazione

10 Maggio 2025
Battiti on the road 2025 a Bitonto. Stabilite le misure per il traffico, la sicurezza e l’ordine pubblico
Comunicato Stampa

Battiti on the road 2025 a Bitonto. Stabilite le misure per il traffico, la sicurezza e l’ordine pubblico

10 Maggio 2025
consiglio comunale
Comunicato Stampa

Il Consiglio comunale torna a riunirsi nella mattinata di lunedì

10 Maggio 2025
Liberi: “Elezioni regionali alle porte, lo sfascio di ambiente e sanità è sotto gli occhi di tutti”
Cronaca

Liberi: “Elezioni regionali alle porte, lo sfascio di ambiente e sanità è sotto gli occhi di tutti”

10 Maggio 2025
Allerta meteo gialla per rischio idrogeologico dalle ore 12
Comunicato Stampa

Oggi allerta meteo gialla per rischio idrogeologico e temporali in tutta la Puglia sino alla mezzanotte

9 Maggio 2025
croce rossa
Comunicato Stampa

Cerimonia celebrativa a Palazzo di Città per l’annuale Giornata internazionale della Croce Rossa

9 Maggio 2025
Prossimo Articolo
Liberi e Uguali. Domani Massimo D’Alema in città per aprire la campagna elettorale

Liberi e Uguali. Domani Massimo D'Alema in città per aprire la campagna elettorale

Notizie dall'Area Metropolitana

giovani ciclisti
Comunicato Stampa

Grande successo per la 3ª Giornata Azzurra dedicata ai giovani ciclisti

by La Redazione
7 Maggio 2025

Un'altra domenica di entusiasmo e passione per la 3ª Giornata Azzurra, nuovo grande appuntamento per i giovani ciclisti. I talenti...

Leggi l'articoloDetails
riuso

Sanb presenta la Festa del Riuso. Domani la prima giornata nel centro raccolta di Ruvo

26 Aprile 2025
campioni regionali

2º XC Colle San Pietro, Vittorio Carrer (Team Eracle) e Ilenia Fulgido (Team Valnoce) campioni regionali

16 Aprile 2025
“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

9 Aprile 2025
mario cipollini

Mario Cipollini in Puglia, testimonial d’eccezione del nostro ciclismo

8 Aprile 2025

Rubriche

“Bitontino dell’anno” 9/12 – Musica e tradizioni tra le mani di Michele Ardino
Il bitontino dell'anno

“Bitontino dell’anno” 9/12 – Musica e tradizioni tra le mani di Michele Ardino

by Viviana Minervini
10 Maggio 2025

Da inizio anno è partita la rubrica del giornale daBitonto “Bitontino/a dell’anno”. Il profilo segnalato alla pagina facebook della testata...

9 Agosto 378 L’evento che decretò la fine di un Impero

9 Agosto 378 L’evento che decretò la fine di un Impero

9 Maggio 2025

Mensile Online

DaBitonto.com

Privacy Policy Cookie Policy

Follow Us

  • Il Progetto
  • Redazione
  • La tua pubblicità
  • Contatta la redazione

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3