Da un lato ci sarà la Città metropolitana che si occuperà di riqualificare e mettere in ripristino dell’immobile.
Poi, dall’altro, ci sarà il Comune che deciderà quale destinazione – provvisoria prima e definitiva poi – allo storico immobile stesso.
L’amministrazione comunale, nei giorni scorsi, ha dato il via libera al nuovo corso e al futuro della ex scuola san Carlo, nella periferia della città e la cui storia ha oltre 30 anni.
Tutto parte, allora, dal 1988, allorchè all’allora ex Provincia una consistente parte della struttura veniva concessa in locazione per essere destinata a nuova sede sezione distaccata della “I.T.C. Modugno”, per la durata di sei anni, quindi fino al 1994, con possibilità di rinnovo.
Qualche anno fa, poi, venuto meno l’utilizzo e l’interesse all’uso dell’immobile, da corso Vittorio Emanuele hanno chiesto la restituzione del bene (la cui struttura presenta un piano seminterrato; piano rialzato; primo piano; secondo piano; terzo piano; vani tecnici). A dicembre 2019, poi, tramite un sopralluogo, i tecnici incaricati della Città Metropolitana di Bari e del Comune hanno ratificato la condizione di degrado della struttura, e che impedisce, quindi, al Comune stesso, di utilizzarlo per altri fini essendone il legittimo proprietario.
Perciò, allora, vista proprio questa necessità, qualche giorno fa si è deciso che “la Città Metropolitana di Bari dovrà provvedere a propria cura e spese alla progettazione ed esecuzione degli interventi necessari al ripristino della funzionalità dell’intero immobile”, si legge nell’apposita delibera di Giunta, con i progetti, definitivi ed esecutivi, che dovranno essere trasmessi al Comune per una valutazione preventiva.
Una volta effettuato l’intervento, si deciderà poi il da farsi.
“Per l’immediato futuro – sottolinea ai nostri taccuini l’assessore all’Edilizia scolastica Angela Scolamacchia – servono spazi per uso scolastico. In tutte le strutture si stanno effettuando perizie antisismiche; nel caso in cui dovesse sorgere la necessità di liberare una scuola per lavori strutturali importanti, avremmo spazi idonei per collocare seppure momentaneamente gli studenti. La destinazione d’uso definitiva sarà decisa successivamente”.
Il futuro della scuola non è materia nuova, in quanto, già nel 2018, si era deciso di farlo diventare una sede universitaria, per giunta telematica (clicca qui per articolo https://bit.ly/3bqt3Z2) ma poi non è stato dato seguito a questa opportunità.