Dall’avvocato Michele Coletti, ex sindaco di Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“Un anno fa decedeva in Andria l’ex senatore pugliese del Psi Gaetano Scamarcio, lasciando un vuoto di rapporti umani e una serie interminabile di ricordi e, soprattutto, di piccoli, grandi insegnamenti.
Il socialista Scamarcio non era un professionista della politica, bensì un professionista prestato alla politica, rimasto sempre fedele alle sue origini familiari e professionali.
Il socialista Scamarcio non era un parlamentare “nominato”, bensì un parlamentare “eletto”, che mai, per un solo attimo, ha smesso di rappresentare con umiltà, intelligenza e tenacia le tante persone, i tanti bisogni, le tante ansie, le tante aspettative che nel tempo avevano costruito quell’humus di partecipazione politica e sociale posta a base del suo ampio consenso elettorale personale.
Come avvocato e come parlamentare ritenne sempre suo compito primario quello di rappresentare e difendere chiunque, a vario titolo e a vario modo, gli chiedeva aiuto e tutela.
E’ stato quindi del tutto naturale per lui, che bitontino non era, ma che dai bitontini era stato eletto, dedicare continue attenzioni ai bisogni e alle esigenze della nostra città, e tanto attraverso un continuo contatto con tutti, senza risparmio di energie e di tempo, tenendo la propria casa aperta a chiunque e in qualsiasi orario, senza mai “staccare” né telefoni né campanelli…….
Il più grande insegnamento politico che ci ha lasciato è stato proprio questo, mantenere continuamente i rapporti con la gente, in maniera diretta, si da dare a tutti una interlocuzione, un sorriso, una speranza, una comprensione.
Solo in un humus del genere rinasce la politica, solo così la politica ritorna ad essere non solo uno strumento di democrazia, ma soprattutto un concreto volgersi verso le istanze reali, i problemi concreti della gente, si da comprenderli e risolverli.
Il grande esempio e la grande eredità che il senatore Scamarcio ha lasciato non solo ai bitontini, ma alla politica in generale, è questo suo naturale e normale porsi nei confronti della gente, di tutta la gente, senza distinzione di ceto, di censo o di posizioni politiche.
La politica venne intesa dal senatore Scamarcio sempre come impegno quotidiano, non astraendosi da problemi e dai conflitti, ma entrando negli stessi con la umiltà di affrontarli e la volontà di risolverli (non va dimenticato che Scamarcio pur da senatore in carica e da sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia ci tenne a ricoprire anche la carica di semplice consigliere comunale e di assessore al Comune di Bitonto, non certo per bramosia di potere o per aggiungere altri titoli al suo già pregresso copioso curriculum di consigliere e vice sindaco del Comune di Andria, di consigliere regionale nella prima Legislatura pugliese e presidente nazionale Onpi, oltre che di parlamentare e uomo di governo).
Il socialista Scamarcio fu un autentico combattente, sia nelle vicende professionali che in quelle politiche e sociali. Infatti, è ancora vivo in molti bitontini il ricordo della veemenza e della passione delle sue arringhe politiche e professionali. Ma la sua vera e più grande dote è stata quella di far avvicinare alla politica la cosiddetta società civile, coinvolgendo tante persone fino ad allora estranee alla vita politica, contribuendo a costruire una nuova classe dirigente, senza traumi, ma con un intelligente viatico di naturale trapasso tra vecchio e nuovo.
Molti di coloro che, come lo scrivente, furono da lui coinvolti in questa avventura umana e politica, non possono che essergli grati per essere stati abituati a vivere la loro esperienza politica, umana e sociale attraverso il continuo contatto e coinvolgimento con la gente, immedesimandosi nei piccoli e grandi problemi quotidiani di questa. Il senatore Scamarcio rimarrà nei ricordi dei bitontini, non solo per le opere pubbliche realizzate grazie al suo lavoro e interessamento, ma soprattutto per la disponibilità e impareggiabile umanità che ha saputo trasfondere nell’affrontare e spesso risolvere, non solo problematiche di natura generale, ma anche i singoli e personali problemi di tanti cittadini.
La Città di Bitonto, come tra l’altro promesso in occasione della cerimonia funebre tenutasi una anno fa in Andria, non potrà non ricordarlo con la intitolazione di un luogo pubblico a perenne testimonianza di continuità nel rapporto con la gente.
Da ultimo desidero concludere questo mio breve ricordo con il messaggio che l’ex ministro e compagno di partito del senatore Scamarcio, oltre che esponente di spicco del socialismo italiano, l’onorevole Rino Formica, volle rassegnare un anno fa in occasione della dipartita dell’avvocato Scamarcio, un messaggio che, con impareggiabile sintesi costituisce di per sé un ricordo e un testamento politico per quanti hanno ancora a cuore le sorti dell’Italia e delle sue Istituzioni ad ogni livello:
“Rino Formica ricorda ai compagni dispersi e senza meta che il socialista Gaetano Scamarcio (Senatore della Repubblica) nella vita privata ed in quella pubblica, nelle istituzioni e nel governo, nelle aule parlamentari ed in quelle di giustizia, seppe fondere fede e ragione, intransigenza e realismo, memoria e visione. Una lezione da ricordare, un esempio da seguire.”
Un affettuoso e continuo ricordo
Michele Coletti